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Novena a Gesù Bambino

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2° GIORNO GIOISCE IL NOSTRO CUORE Per mezzo del Profeta, Dio annuncia al suo Popolo la futura salvezza. Questo annuncio è fonte di grande gioia: infatti, per i meriti del Salvatore, sarà ristabilita la riconciliazione e la comunione perfetta con Dio. Non temere «Gioisci, figlia di Sion, esulta, Israele, e rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d’Israele è il Signore in mezzo a Te, tu non vedrai più la sventura. In quel giorno si dirà a Gerusalemme: “Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore tuo Dio in mezzo a Te è un Salvatore potente. Esulterà di gioia per te. Ti rinnoverà con il suo amore, si rallegrerà per te con grida di gioia, come nei giorni di festa”» (Sol 3,14-18). Desiderato dalle genti «Mi consumo nell’attesa della tua salvezza» (Sai 119,81), si consuma nel desiderio e nell’attesa della salvezza donataci da Dio. Buono è questo “consumarsi”: infatti rivela il de...

Novena a Gesù Bambino

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(dal 16 al 24 dicembre) 1° GIORNO    VIENI, BAMBINO GESU’ Cristo è venuto: eppure noi l’attendiamo ancora come già gli antichi figli di Israele. Cristo è in mezzo a noi: eppure noi viviamo l’esperienza dell’esilio, «sapendo che finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore» (2 Cor 5,6). Tutto il Nuovo Testamento è permeato di questa attesa del Cristo che deve venire e che sembra continuamente imminente. Ma il libro che riassume le attese di tutte le generazioni cristiane è l’Apocalisse, nei suoi ultimi passi. Gesù verrà presto «Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere. Io sono l’Alfa e l’Omega, il Primo e l’Ultimo, il Principio e la Fine. Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all’albero della vita e potranno entrare per le porte nella città. Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna! Io, Gesù, ho mandato il mio Angel...

Accettate la luce

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Dice Gesù : La Piena di Grazia conobbe tutto, perché la Sapienza la istruiva, la Sapienza che è Grazia, e si seppe guidare santamente. Eva conosceva perciò ciò che le era buono conoscere. Non oltre, perché è inutile conoscere ciò che non è buono. Non ebbe fede nelle parole di Dio e non fu fedele nella sua promessa di ubbidienza. Credette a Satana, infranse la promessa, volle sapere il non buono, lo amò senza rimorso, rese l'amore, che Io avevo dato così santo, una corrotta co sa, una avvilita cosa. Angelo decaduto, si rotolò nel fango e sullo strame, mentre poteva correre felice fra i fiori del Paradiso terrestre e vedersi fiorire intorno la prole, così come una pianta si copre di fiori senza curvare la chioma nel pantano. Non siate come i fanciulli stolti che Io indico nel Vangelo, i quali hanno udito cantare e si sono turati gli orecchi, hanno udito suonare e non hanno ballato, hanno udito piangere e hanno voluto ridere. Non siate gretti e non siate negatori. Accettate, accett...

"Il contrario di santo non è peccatore, ma fallito!"

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Nella seconda predica d'Avvento, il predicatore della Casa Pontificia ricorda l'universale chiamata dei cristiani alla santità, "il più necessario e più urgente adempimento del Concilio" “Sempre la Chiesa si è opposta agli errori; spesso li ha anche condannati con la massima severità. Ora tuttavia, la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia piuttosto che la severità”.  Sembrano parole uscite dalle labbra di Papa Bergoglio, invece fu Papa Giovanni XXIII a pronunciarle nel suo storico discorso d’apertura del Concilio Vaticano II, l’11 ottobre 1962. Poche frasi in cui, però, veniva sintetizzata tutta la novità e lo stile dell’assise. Queste memorabili parole sono riecheggiate oggi nella seconda predica d’Avvento di padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia. Predica incentrata sul legame “tutt’altro che arbitrario o secondario” tra Concilio, a 50 anni dalla sua chiusura, e la misericordia che questo Anno giubilare appen...

SANTA LUCIA

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Lucia fu una delle vittime della persecuzione di Diocleziano e Massimiano, che durò dal 303 al 311. Secondo la tradizione, quando era già promessa sposa ad un giovane del suo rango (lei era una nobile siracusana), essendosi ammalata la madre, Lucia la accompagnò a Catania in pellegrinaggio sulla tomba di sant’Agata: qui ebbe una visione che le annunciava la guarigione della madre insieme al futuro martirio. Tornata a Siracusa, decise di consacrarsi al Signore e mise in vendit a la sua dote per donarne il ricavato ai poveri. Il fidanzato, sconvolto per l’abbandono, la denunciò come cristiana al governatore Pascasio, che la fece arrestare imponendole di sacrificare agli dei. Al fermo rifiuto di Lucia, Pascasio la condannò al lupanare, la casa delle prostitute, ma quando i soldati tentarono di condurvela, lo Spirito Santo la rese così immobile che nessuno riusciva a spostarla, neppure con una coppia di buoi ai quali venne agganciata. Allora il governatore ordinò un gran fuoco di fascin...

Dal Diario di Santa Faustina Kowlaska

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29.IV.1926 Una volta venni citata al giudizio di Dio. Stetti davanti al Signore faccia a faccia. Gesù era tale e quale è durante la Passione. Dopo un momento scomparvero le 7 Piaghe e ne rimasero solo cinque: alle mani, ai piedi ed al costato. Vidi immediatamente tutto lo stato della mia anima, cosi come la vede Iddio. Vidi chiaramente tutto quello che a ... Dio non piace. Non sapevo che bisogna rendere conto al Signore anche di ombre tanto piccole. Che momento! Chi potrà descriverlo? Trovassi di fronte altre volte Santo! Gesù mi domandò: «Chi sei? ». Risposi: « Io sono una tua serva, Signore ». « Devi scontare un giorno di fuoco nel purgatorio ». Avrei voluto gettarmi immediatamente fra le fiamme del purgatorio, ma Gesù mi trattenne e disse: « Che cosa preferisci: soffrire adesso per un giorno oppure per un breve tempo sulla terra? ». Risposi: « Gesù, voglio soffrire in purgatorio e voglio soffrire sulla terra sia pure i più grandi tormenti fino alla fine del mondo ». Gesù disse:...

IL MALE VINTO DALLA POTENZA DELLA CROCE

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"Per uscire dalle grinfie di Satana, bisogna porsi in adorazione sotto la croce di Cristo e implorare la Divina Misericordia. Il metodo più sicuro per salvarsi dall’ingranaggio diabolico, che conduce alla morte eterna, consiste nell’imitare l’umiltà e l’amore che Gesù portò a Dio Padre sulla croce. Anche noi siamo invitati a inserire la nostra volontà in quella del Padre e a non dubitare del Suo amore infinito. Proviamo a crocifiggere il “vecchio uomo” ,il nostro vecchio io egoista ,sulla croce e faremo l’esperienza in una nuova vita, quella che Cristo ci offre. Non è con la paura che si affronta il demonio, ma con la certezza che Gesù ha già vinto Satana e con la consapevolezza che siamo chiamati a prendere parte alla Sua vittoria, quella già realizzata nella Risurrezione di Gesù." © Padre Gilles,sacerdote esorcista IL MALE VINTO DALLA POTENZA DELLA CROCE  scritto da Padre Gilles Jeanguenin sacerdote esorcista, membro dell’Associazione Internazionale degli Esorcis...