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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

MASSIME DI PERFEZIONE CRISTIANA

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1. Se sei stato chiamato alla perfezio­ne, e più ancora se hai lasciato il mondo per servire e piacere a Dio, non cercare onori dagli uomini e non afflig­gerti quando non ti stimano e non tengono conto di quello che vuoi e desideri. 2. Chi molto si preoccupa di piacere e dar gusto agli uomini, non tarderà a disgustare il Signore. 3. Chi ti loda e ti accarezza, per lo meno ritarda ed impedisce il tuo pro­fitto spirituale, per questo i santi si rallegravano quando si vedevano di­sprezzati e si rattristavano quando venivano tenuti in considerazione. 4. I veri fondamenti della vita spiritua­le sono: rinnegare se stessi, tenersi in poca considerazione, sfuggire gli onori e la stima, desiderare di essere emarginato, preferire l'ultimo posto e fare tutto il bene possibile, senza sperare alcuna ricompensa dagli uo­mini. 5. Se non vuoi sbagliare nelle cose di Dio, rifugiati nella fede e non cercare altro, convinto che essa ti insegnerà con sollecitudine tutto quello che convien

LE PENE DELL’INFERNO

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Don Gabriele, abbiamo già parlato la scorsa settimana del purgatorio. L’inferno invece, di cui si parla così poco, cos’è? L’inferno è quello stato di vita in cui l’uomo dannato è lontano da Dio, dagli angeli e dai santi, in una condizione permanente ed eterna di sofferenza spirituale e fisica. L’inferno è in definitiva l’autoesclusione dalla comunione con Dio, come dice il Catechismo della Chiesa cattolica al n. 1033: «Non possiamo essere uniti a Dio se non scegliamo liberamente di amarlo». E come decidiamo di amarlo? «Non possiamo amare Dio se pecchiamo gravemente contro di lui, contro il nostro prossimo o contro noi stessi». All’inferno va, dunque, chi «muore in peccato mortale senza essersene pentito». Occorre subito specificare che della condizione concreta del paradiso ben poco possiamo dire, in quanto poco o nulla ci è stato detto nella Rivelazione. Pensiamo a San Pietro e alla sua esperienza nell’episodio della Trasfigurazione, della quale mai parla nelle sue lettere; o anc

La veggente Marija Pavlovic Lunetti a Radio Maria

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"Cari figli! Vi invito di nuovo: iniziate la lotta contro il peccato come nei primi giorni, andate a confessarvi e decidetevi per la santità. Attraverso di voi l'amore di Dio scorrerà nel  mondo e la pace regnerà nei vostri cuori e la benedizione di Dio vi riempirà. Io sono con voi e davanti al mio Figlio intercedo per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.” P. Livio: La Madonna ha detto: “Come nei primi giorni… iniziate la lotta contro il peccato… andate a confessarvi”. Raccontaci un po’ come nei primi giorni avete risposto a questa chiamata. Marija: E’ successo un giorno durante un’apparizione straordinaria, dopo che noi avevamo già avuto l’apparizione quotidiana, avevamo pregato per le sue intenzioni e poi la Madonna è apparsa e ha detto che tutti potevano toccarla. Noi abbiamo detto alla Madonna: “Come è possibile toccarti? Gli altri non ti vedono, solo noi veggenti ti vediamo”. Lei ha detto: “Prendete le loro mani e avvicinatele a me”. Allora l’abbiam

Padre Petar Ljubicic e la rivelazione dei 10 Segreti

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Intervista a Padre Peter Ljubicic ARTICOLO |  12 APRILE, 2012 - 13:48  | DA  PAOLO RODARI  Il tempo dello svelamento dei dieci segreti è vicino, “sostanzialmente imminente”. Dieci segreti che, dicono coloro che ci credono, la Madonna avrebbe consegnato in tempi diversi ai sei veggenti (Vicka Ivankovic, Marija Pavlovic, Ivanka Ivankovic, Ivan Dragicevic, Jakov Colo, Mirjana Dragicevic) e che rivelerebbero il futuro prossimo dell’umanità. La fine del mondo? L’ultimo strike? “Non proprio” dicono. “Piuttosto un nuovo inizio”. Dieci segreti, dunque, come dieci furono le piaghe d’Egitto: due ammonimenti, un segno che i veggenti sostengono sarà “bellissimo, indistruttibile e non fatto da mani d’uomo”, e, infine, sette castighi, dei quali gli ultimi due particolarmente duri. Tutto sarà svelato con tre giorni d’anticipo, “in modo che al verificarsi di ogni segreto anche coloro che sono più increduli capiscano che è ora di decidersi per Dio e di cambiare vita, cogliendo le ultime possibilità

L'ATTO D'AMORE "GESU' MARIA VI AMO,SALVATE LE ANIME" DETTATO DA GESU' A SUOR CONSOLATA BETRONE

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Gesù, Maria, Vi amo! Salvate le anime dei sacerdoti, salvate le anime. Ve lo chiediamo supplichevoli, e concedeteci di poter ripetere quest’Atto d'Amore MILLE VOLTE ad ogni palpito, ad ogni respiro. Pregate assiduamente L’ATTO D’AMORE! E’ la chiave che apre. Niente le rimane chiuso. Badate bene alle Mie parole… Chiunque lo fa proprio almeno una volta, verrà annoverato tra gli operai assunti poco prima del tramonto (l’undicesima ora)… Cominciate sempre la giornata così e non finitela in altro modo! ... La parola "mille" ve la do in dono. Mai è stato così! È un dono d'Amore della Mia Anima divina ... Se ogni anima lo pregasse una sola volta al mattino e alla fine del giorno, si terrebbe conto di tutti i "mille" (della giornata)… [Si consiglia di pregarlo alla fine di ogni decina del Rosario]. (Da Dio parla all’anima, rivelazioni di Gesù alla mistica Justine Klotz) Autorizzazione: Ordinariato Diocesi di Monaco di Baviera L'ATTO D'AMORE "

- LA PASSIFLORA - IL FIORE DELLA PASSIONE DI CRISTO

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La Passiflora è magnifico fiore selvatico tropicale (di cui esistono diverse specie) che con la sua forma bizzarra sembra simboleggiare la Passione di Cristo: questo almeno fu l'impressione che fece ai primi missionari Gesuiti spagnoli che lo scoprirono nell'America Latina nel 1648. Osservando il fiore ci sono i filamenti disposti a raggiera che  sembrano la corona di spine, i tre stigmi sembrano proprio tre chiodi, mentre lo stame ricorda la spugna imbevuta di aceto, mentre i cinque stami rappresentano le cinque piaghe (due alle mani, due ai piedi e una al costato). I cinque petali e i cinque sepali simboleggiano i dieci apostoli rimasti fedeli a Gesù Cristo, mancano il traditore Giuda e Pietro che lo rinnegò. L'androginoforo richiama la colonna della flagellazione e i viticci infine rappresentano i flagelli. Il nome"'Passiflora" pare sia stato scelto da Leonard Plukenet nel 1696 e il naturalista svedese Linneo nel 1753, adottandone il termine nel suo Speci

RADIO MARIA -Newsletter 27 Marzo 2014

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Cari amici, in preparazione alla Pasqua, la Regina della Pace, nel messaggio del 25 Marzo alla veggente Marjia, ci invita a liberarci dalla schiavitù del peccato. La Madre ci esorta con tre imperativi che non ammettono repliche. “Iniziate la lotta contro il peccato, come nei primi giorni”. La Madonna fa riferimento al mese di Agosto del 1982 quando, dopo un’apparizione, tutta la gente della parrocchia si recò in Chiesa per le confessioni. La vita cristiana è un combattimento, senza tregue e senza patteggiamenti, contro la carne, il mondo e il demonio, che ci spingono verso il peccato. Il peccato è il male assoluto, perché ci separa da Dio e fa di noi dei rami secchi, privi di vita. Per la grazia immensa della Croce di Cristo i peccati ci vengono perdonati, purché ci sia il pentimento e il cambiamento di vita. “Andate a confessarvi”. La Madonna è instancabile nell’ esortarci ad accostarci alla Confessione, nella quale sperimentiamo il miracolo della conversione e gustiamo la gioia del

MEDJUGORJE - Messaggio, 25 marzo 2014

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"Cari figli! Vi invito di nuovo: iniziate la lotta contro il peccato come nei primi giorni, andate a confessarvi e decidetevi per la santità. Attraverso di voi l'amore di Dio scorrerà nel mondo e la pace regnerà nei vostri cuori e la benedizione di Dio vi riempirà. Io sono con voi e davanti al mio Figlio intrcedo per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Demonio dimenticato ma sempre presente....

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Demonio dimenticato ma sempre presente: il ritorno dell’occultismo è solo il risultato del tentativo, dall’Illuminismo in poi, di sdoganare la religione sostituendola con la pura razionalità. -di don Aldo Buonaiuto- Negli ultimi decenni il cristianesimo è osteggiato su diversi fronti, sia culturali che socio-politici. Un esempio eclatante di come una certa formazione laicista e razionalista sia o rmai efficacemente penetrata tra le maglie religiose è la caduta di interesse nei confronti del demonio e di tutte le sue azioni, dirette o indirette che siano. Al diavolo non crede più quasi nessuno nonostante il contraddittorio interesse sul tema a volta anche morboso e spesso questa miscredenza c'è anche nelle persone dell’ambiente ecclesiastico; è ormai stato ridotto, principalmente dalla psicologia e dalla sociologia, a “pulsioni subconscie” o a “male sociale”. Dell’antico tentatore, puro spirito creato libero e buono da Dio, ma poi pervertitosi e dannato eternamente, non rimane

La Passione del Signore descritta da un medico

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Alcuni anni fa un dottore francese, Barbet, si trovava in Vaticano insieme con un suo amico, il dottor Pasteau. Nel circolo di ascoltatori c'era anche il cardinal Pacelli (futuro Pio XII). Pas teau raccontava che, in seguito alle ricerche del dottor Barbet, si poteva ormai essere certi che la morte di Gesù in croce era avvenuta per contrazione tetanica di tutti i muscoli e per asfissia. Il cardinal Pacelli impallidì. Poi mormorò piano:- Noi non ne sapevamo nulla; nessuno ce ne aveva fatto parola. In seguito a quella osservazione Barbet stese per iscritto una allucinante ricostruzione, dal punto di vista medico, della passione di Gesù. Premise un'avvertenza: «Io sono soprattutto un chirurgo; ho insegnato a lungo. Per 13 anni sono vissuto in compagnia di cadaveri; durante la mia carriera ho studiato a fondo l'anatomia. Posso dunque scrivere senza presunzione ». «Gesù entrato in agonia nell'orto del Getsemani - scrive l'evangelista Luca - pregava più intensamente. E