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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

ll demone della secolarizzazione

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Ci dimentichiamo di esserci dimenticati di Dio? Per porre il problema Si può riassumere l’attuale valutazione del processo di secolarizzazione in ambito cattolico nel seguente modo. La secolarizzazione è un processo positivo dovuto allo stesso cristianesimo. E’ il processo per cui l’ambito dell’umano si rende autonomo dal divino, il secolare dal religioso. Questa autonomia è stata resa possibile dalla fede cristiana che ha distinto tra loro Dio e mondo. Ciò ha permesso ai criteri e ai linguaggi propri delle diverse discipline di costituirsi autonomamente rispetto alla religione, ossia scientificamente, e di permettere all’uomo di dominare con la propria responsabilità i vari ambiti di vita, senza rifarsi alla tutela del religioso. Ciò vale anche per la politica. Il religioso è stato così liberato dalla tentazione dell’ideologia. La secolarizzazione va distinta dal secolarismo. La prima è un processo legittimo, il secondo è la sua degenerazione ideologica. La secolarizzazione rende i

La passione del Signore

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Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Marco Vangelo Mc 14,1 - 15,47 - Cercavano il modo di impadronirsi di lui per ucciderlo Mancavano due giorni alla Pasqua e agli Àzzimi, e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di catturare Gesù con un inganno per farlo morire. Dicevano infatti: «Non durante la festa, perché non vi sia una rivolta del popolo». - Ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura Gesù si trovava a Betània, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre era a tavola, giunse una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il vaso di alabastro e versò il profumo sul suo capo. Ci furono alcuni, fra loro, che si indignarono: «Perché questo spreco di profumo? Si poteva venderlo per più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei. Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché la infastidite? Ha compiuto un'azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con

BUONA DOMENICA DELLE PALME

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IL SIMBOLO DELL’ULIVO La Domenica delle Palme, secondo la religione cristiana, si festeggia una settimana prima della Pasqua. Essa segna l’inizio della Settimana Santa, mentre la Quaresima termina con la celebrazione dell’Ora Nona del Giovedì Santo. La festa della Domenica delle Palme celebra e ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, in sella a un asino, pochi giorni prima della sua morte, in o ccasione della Pasqua ebraica. Nei Vangeli si narra che Cristo fu accolto da una folla esultante, che agitava rami di palma e di ulivo e lo osannava come Messia. Oggi, nel giorno della memoria, la Chiesa distribuisce ai fedeli ramoscelli di palme e ulivo per la celebrazione della liturgia di quell’episodio biblico. I rametti di ulivo benedetti vengono, poi, portati a casa dai fedeli che li conserveranno fino all’anno successivo. L’ulivo, fin dai tempi più antichi, è considerato simbolo di pace. Nella mitologia greca si narra che la dea Atena lo offrì agli Ateniesi, in segno di pace, d

MEDJUGORJE - Messaggio del 25 marzo 2015

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"Cari figli! Anche oggi l'Altissimo mi ha permesso di essere con voi e di guidarvi sul cammino della conversione. Molti cuori si sono chiusi alla grazia e non vogliono dare ascolto alla mia chiamata. Voi figlioli, pregate e lottate contro le tentazioni e contro tutti i piani malvagi che satana vi offre tramite il modernismo. Siate forti nella preghiera e con la croce tra le mani pregate perchè il male non vi usi e non vinca in voi. Io sono con voi e prego per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Maria Valtorta_L’evangelo come mi è stato rivelato

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L’Annunciazione_ vol.1, cap. 16_Ed.CEV 8 marzo 1944 Ciò che vedo. Maria, fanciulla giovanissima, quindici anni al massimo all’aspetto, è in una piccola stanza rettangolare. Una vera stanza di fanciulla. Contro una delle due pareti più lunghe é il giaciglio: un basso lettuccio senza sponde, coperto di alte stuoie o tappeti. Si direbbe che sono stesi o su una tavola o su un traliccio di canne, perché stanno molto rigidi e senza curve come avviene nei nostri letti. Contro l’altra parete, una scansi’a con una lucerna ad olio, dei rotoli di pergamena, un lavoro di cucito piegato con cura, pare un ricamo. Di fianco a questa, verso la porta che è aperta sull’orto ma velata da una tenda che palpita ad un leggero vento, è seduta su uno sgabello basso la Vergine. Fila del lino candidissimo e morbido come una seta. Le sue piccole mani, solo di poco più scure del lino, prillano sveltamente il fuso. Il visetto giovanile, e tanto tanto bello, è lievemente curvo e lievemente sorridente,

Festa dell'Annunciazione, il mistero della nostra riconciliazione.

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Dalla Maestà divina fu assunta l'umiltà della nostra natura, dalla forza la debolezza, da colui che è eterno, la nostra mortalità; e per pagare il debito, che gravava sulla nostra condizione, la natura impassibile fu unita alla nostra natura passibile. Tutto questo avvenne perché, come era conveniente per la nostra salvezza, il solo e unico mediatore tra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, immune dalla morte per un verso, fosse, per l'altro, ad essa soggetto. Vera, integra e perfetta fu la natura nella quale è nato Dio, ma nel medesimo tempo vera e perfetta la natura divina nella quale rimane immutabilmente. In lui c'è tutto della sua divinità e tutto della nostra umanità. Per nostra natura intendiamo quella creata da Dio al principio e assunta, per essere redenta, dal Verbo. Nessuna traccia invece vi fu nel Salvatore di quelle malvagità che il seduttore portò nel mondo e che furono accolte dall'uomo sedotto. Volle addossarsi certo la nostra debolezza, ma n

“I 10 comandamenti non limitano la nostra libertà, ci liberano”

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“I dieci comandamenti sono per l'uomo, non contro l'uomo. Non ci tolgono o limitano la nostra libertà, piuttosto ci liberano. Quello che ordinano non è un capriccio di qualcosa che non è gradito a Dio, ma un progetto di vita che rende possibile lo sviluppo umano e un sano rapporto con gli altri”. Con queste parole, il  cardinale  messicano  Norberto Rivera Carrera ha spiegato una delle letture della Messa domenicale e ha affermato che il decalogo deve essere un'opzione per la vita: “Io metto davanti a te la vita e la morte, il bene e il male, e ti ordino di osservare i comandamenti perché tu possa vivere. I dieci comandamenti devono essere il punto di riferimento, il punto di partenza della vita morale”, ha dichiarato. Il porporato ha precisato che in Israele non si parlava della Legge come di un peso o di un'imposizione, ma di un dono che Dio ci ha fatto, come luce per i nostri passi. “Abbiamo stretto un'alleanza con Dio e i comandamenti sono il segno della nost

NEWES LETTER RADIO MARIA

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CRISTO E' RISORTO! Buona Pasqua a tutta la grande famiglia di Radio Maria! Cari amici, Ci stiamo avvicinando alla Pasqua dopo il cammino quaresimale di preghiera e di penitenza.  Come famiglia di Radio Maria dobbiamo sentirci impegnati a vivere nel nostro cuore, insieme a tutta la Chiesa, la Passione di Gesù, la sua Morte e la sua Resurrezione. Scuotiamoci dalle nostre pigrizie, rinnovandoci spiritualmente e partecipando alle belle Liturgie della Settimana Santa. Non lasciamo le chiese vuote, ma dimostriamo a Gesù la nostra fede e la nostra gratitudine per averci salvato col dono della Sua vita. In modo particolare prepariamo la Confessione Pasquale, con la quale morire al peccato e risorgere con Cristo nella vita nuova della grazia. Così gusteremo la pace del cuore, senza la quale non vi può essere la pace nelle famiglie e nella società. In occasione della Pasqua vi chiediamo di finalizzare le rinunce quaresimali per dare un sostegno particolare alla nostra cara Rad

Gesù Infinita Sapienza

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Dice Gesù: ‹‹L'uomo cade in un errore nel considerare la vita e la morte e nell'applicare questi due nomi. Chiama "vita" il tempo in cui, partorito dalla madre, inizia il respiro, il nutrimento, il moto, il pensiero, l'azione; e chiama "morte" il momento in cui cessa di respirare, mangiare, muoversi, pensare, operare, e diviene una spoglia fredda e insensibile, pronta a rientrare in un seno, quell o di un sepolcro. Ma non è così. Io voglio farvi capire la "vita", indicarvi le opere atte alla vita. Vita non è esistenza. Esistenza non è vita. Esiste anche questa vigna che si lega a queste colonne. Ma non ha la vita di cui Io parlo. Esiste anche quella pecora che bela legata a quell'albero lontano. Ma non ha la vita di cui Io parlo. La vita di cui Io parlo non comincia con l'esistenza e non ha termine col finire della carne. La vita di cui Io parlo ha inizio non in un seno materno. Ha inizio quando dal Pensiero di Dio viene creata u

Perché fare la Via Crucis?

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La Via Crucis è un’antica tradizione della Chiesa cattolica risalente al IV secolo, quando i cristiani si recavano in pellegrinaggio in Terra Santa… La Via Crucis è un’antica tradizione della Chiesa cattolica risalente al IV secolo, quando i cristiani si recavano in pellegrinaggio in Terra Santa. Come molte delle nostre tradizioni cattoliche, la Via Crucis può essere ricca, profonda e significativa, ma allo stesso tempo possiamo perdere di vista il suo significato e il modo in cui relazionarci ad essa nella nostra vita quotidiana. Ecco allora 8 ragioni offerte da papa Francesco per le quali dovremmo fare la Via Crucis. Ci permette di riporre la nostra fiducia nel Signore “Nella Croce di Cristo c’è tutto l’amore di Dio, c’è la sua immensa misericordia. E questo è un amore di cui possiamo fidarci, nel quale possiamo credere… Fidiamoci di Gesù, affidiamoci a Lui, perché Lui non delude mai nessuno! Solo in Cristo morto e risorto troviamo la salvezza e la redenzione” (Via Crucis

L'ACQUA BENEDETTA, un potente sacramentale al pari della Croce

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L’acqua benedetta può essere benedetta solo da un sacerdote con alcune speciali preghiere e con l'infondere un po' di sale benedetto. Serve per fare aspersioni per benedire cose, luoghi e persone.  Abbi sempre in casa tua l'acquasantiera ben provvista. Fra tanta voga di acque profumate e medicinali si è dimenticata l'Acqua benedetta. Fra tante boccette che ingombrano le camere non vi si trova più la boccetta dell'Acqua Santa. L'uso di essa nella Chiesa è antichissimo e la storia ci dimostra la sua grande efficacia specialmente contro il demonio. I due ossessi di Illfurt, quando veniva loro presentato un cibo nel quale fosse stata messa anche una sola goccia d'acqua benedetta, davano in smanie e non era possibile farglielo mangiare. Per quello speciale potere che il demonio ha acquistato su tutta la natura per causa del peccato, la Chiesa usa benedire con l'Acqua Santa tutto ciò che è destinato al culto, anzi anche ciò che è destinato agli usi comuni

San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria - 19 marzo

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Questa celebrazione ha profonde radici bibliche; Giuseppe è l'ultimo patriarca che riceve le comunicazioni del Signore attraverso l'umile via dei sogni. Come l'antico Giuseppe, è l'uomo giusto e fedele (Mt 1,19) che Dio ha posto a custode della sua casa. Egli collega Gesù, re messianico, alla discendenza di Davide. Sposo di Maria e padre puta tivo, guida la Sacra Famiglia nella fuga e nel ritorno dall'Egitto, rifacendo il cammino dell'Esodo. Pio IX lo ha dichiarato patrono della Chiesa universale e Giovanni XXIII ha inserito il suo nome nel Canone romano. (Mess. Rom.) Patronato: Padri, Carpentieri, Lavoratori, Moribondi, Economi, Procuratori Legali Etimologia: Giuseppe = aggiunto (in famiglia), dall'ebraico Emblema: Giglio Martirologio Romano: Solennità di san Giuseppe, sposo della beata Vergine Maria: uomo giusto, nato dalla stirpe di Davide, fece da padre al Figlio di Dio Gesù Cristo, che volle essere chiamato figlio di Giuseppe ed essergli sottomesso

MEDJUGORJE - MESSAGGIO STRAORDINARIO DEL 18 MARZO

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Cari figli con CU ️️RE pieno vi prego purificate i vostri cuori dal peccato ed orientateli a Dio. Siate svegli ed aperti alla verita' che le cose di questa terra vi allontanano dalla felicita'. Io vi guido attraverso la Sapienza. Non perdete tempo nel cercare al Padre Celeste i segni perche' il segno piu' grande ve l'ha dato: MIO FIGLIO. Pregate perche' lo Spirito Santo possa condurvi alla verita' e perche' diventiate una sola cosa con il Padre Celeste e mio Figlio. Vi ringrazio

CUORE GLORIOSO DI SAN GIUSEPPE

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Il giorno 7 giugno del 1997, festa del Cuore immacolato di Maria, un’anima carmelitana di Palermo ancora vivente che vuole rimanere anonima, stava recitando il rosario; all’improvviso, ebbe una visione: vide un sole fulgidissimo emanare una luce bianca e nel centro un cuore di carne da cui uscivano tre gigli bianchi. Il veggente pensò fra se che fosse il Cuore di Maria SS. Ma l’angelo custode dis se: “ Questo è il Cuore del glorioso S. Giuseppe sposo di Maria SS. che non è conosciuto né amato dai cristiani, mentre invece il Signore vuole che sia conosciuto, amato ed onorato assieme ai Cuori di Gesù e di Maria” ! L’angelo proseguì dicendo che la festa del Cuore di S. Giuseppe dovrebbe essere la domenica dopo la festa dei Cuori di Gesù e Maria e che tutti coloro che per tre domeniche consecutive, in qualunque periodo dell’anno, riceveranno la S. Comunione in onore del Cuore di S. Giuseppe, riceverebbero da Lui grandi grazie e che quale Padre amoroso, sosterrebbe la loro anima in tut