Padre Joseph Marie Verlinde risponde agli attacchi al Cristianesimo
-Chris-


Il libro raccoglie in 100 tra domande e risposte i dubbi che dann
o adito a incertezze e timori a chi si avvicina alla fede cristiana.

Vengono affrontati i temi della Resurrezione, della reincarnazione, del paranormale, dell’esistenza di angeli e demoni, del purgatorio, dell’arte Zen, del naturalismo, delle arti marziali, dello sciamanesimo, del marabut, della stregoneria, della negromanzia, del new age e di come rafforzare la fede di fronte alle sfide portate dalle sette e dalla secolarizzazione.

Le domande e risposte sono riprese da una trasmissione radiofonica di grande successo condotta da padre Verlinde su Radio Notre-Dame.

Attraverso la lettura del libro si percepisce la grande competenza e soprattutto la vicenda personale dell’autore.

Nato in Belgio nel 1947 in una famiglia cattolica, Joseph-Marie Verlinde è diventato ricercatore, specializzato in chimica nucleare, presso il Fondo Nazionale della Ricerca Scientifica (FNRS).

Nel 1968 si è allontanato dalla fede cattolica approdando alla ‘meditazione trascendentale induista’, di cui è diventato così esperto da diventare segretario personale del fondatore del movimento, il Maharishi Mahesh Yogi, noto al grande pubblico come il Guru dei Beatles.

Nel 1974 abbandonò la meditazione trascendentale per far parte di altri gruppi esoterici occidentali. Il suo peregrinare alla ricerca del mistero si placò nel 1976 quando fece ritorno alla fede cattolica prima di entrare nel seminario di Avignone.

Dopo aver approfondito gli studi alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, nel 1983 è stato ordinato sacerdote per la diocesi di Montpellier.

Nel 1987 è diventato dottore in Filosofia all’Università Cattolica di Lovanio, ed ha iniziato a insegnare Filosofia della Natura all’Università Cattolica di Lione. Successivamente è entrato nella ‘Famiglia di San Giuseppe’, un’esperienza del Rinnovamento nello Spirito, che comprende una branca laica e una monastica.

Da quel momento è diventato un apologeta, ha pubblicato diversi volumi sulle spiritualità orientali e sui pericoli delle spiritualità confuse. In occasione della Quaresima del 2002 è stato invitato a tenere le prestigiose Conférences Notre-Dame de Paris sul tema “Le Christianisme au défi des nouvelles religiosités”.

Il testo di queste conferenze è diventato un best seller nelle librerie francesi.

Alla domanda di un radioascoltatore sulla sua esperienza nell’occultismo e sulla sua relazione con Dio, padre Verlinde ha risposto: “Lei ha ben capito che non si esce indenne da un percorso come il mio, che va dagli ‘ahram’ dell’Himalaya all’occultismo! Mi ci è voluto molto tempo per integrarlo sullo sfondo del mio incontro con Cristo”.

“Ho avuto per fortuna la grazia di poter usufruire di quasi dieci anni di studi filosofici e teologici che mi hanno consentito di trovare la mia unità interiore in Cristo”, ha raccontato padre Verlinde.

“Il lavoro di approfondimento della mia fede – ha aggiunto –, l’ascolto della Parola, la preghiera di lode, l’adorazione eucaristica, insomma: la speculazione e la contemplazione, tutto questo ha contribuito alla guarigione interiore della mia intelligenza, della mia memoria e della mia affettività, estremamente segnate dalle mie esperienze passate”.

Alla domanda su come si fa a diventare santi, padre Verlinde ha risposto: “Lasciando compiere a Dio il suo disegno d’amore su di noi”.

“L’ostacolo alla nostra santificazione – ha precisato il sacerdote – non è tanto il peccato quanto la nostra mancanza di fiducia nella misericordia e la nostra paura nel consegnarci allo Spirito Santo”.

“Il Santo – ha concluso padre Verlinde – è sempre solo un peccatore che ha osato scommettere tutto su Dio”.

«Non esiste uno "yoga cristiano", così come non esiste una preghiera d'orazione indù. Esiste uno "yoga" indù praticato da uomini e donne che credono in Cristo e nel Vangelo e che pensano di poter trarre profitto da queste tecniche per il loro sviluppo fisico, psichico e spirituale. Ma il rischio di confusione è enorme. La serenità naturale ottenuta attraverso il lento processo di dissoluzione della coscienza personale non ha molto a che vedere con la pace soprannaturale dello Spirito del Cristo resuscitato, e non prepara ad accoglierla: è piuttosto il contrario». Così, in uno dei suoi libri, si è espresso padre Verlinde, che nella sua vita ha esplorato l'universo induista, sciamanico e di spiritualità parallele, diventando depositario di analisi dal forte valore trascendentale e filosofico. Analisi rese possibili dal suo singolare percorso esistenziale: ricercatore specializzato in fisica nucleare, divenne segretario personale del guru Maharishi Mahesh Yogi, noto per essere stato il guru dei Beatles e il fondatore della Meditazione Trascendentale, una branca dell’induismo. In quel periodo ha potuto studiare l'immanenza di questa forma di spiritualità. Ha poi fatto l'esperienza dei movimenti esoterici occidentali, infine approdando al cattolicesimo. Attualmente è docente all'Università cattolica di Lione, nel Seminario Belley di Ars e allo Studio Intermonastico di Francia. La sua particolare esperienza di vita lo ha posto in grado di effettuare raffinate cogitazioni sulla reincarnazione, sui fenomeni paranormali, sul relativismo, sull'immanentismo, la stregoneria, la negromanzia, il purgatorio e il paradiso, il satanismo, la massoneria: insomma, ha passato in rassegna quasi ogni branca del trascendentale che sfiora o coinvolge l'esperienza umana. In questo libro tocca molteplici tematiche di particolare attualità, fornendone spiegazioni non esenti talora da una critica filosofica e teologica: così il lettore che va alla ricerca di spiegazioni sulle nuove forme di religiosità o di come procedere per distinguere la devozione dalla superstizione, trova risposte di una completezza e profondità non facilmente riscontrabili. Il volume, tratto dalle domande e risposte di padre Verlinde agli ascoltatori di una trasmissione radiofonica, risente dell'immediatezza del dialogo "parlato": la semplicità nell'esposizione nasconde però discettazioni particolarmente argute. Il nostro augurio è che la sua lettura si riveli feconda a chi vi si accosta. L'editore (dalla prefazione). (S.L.) (Agenzia Fides 9/10/2008)

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