35° anniversario delle apparizioni della Madonna a Medjugorje.


Cari amici,
            siamo nella novena che ci prepara al 35° anniversario delle apparizioni della Madonna a Medjugorje. Ecco cosa è accaduto quel 24 Giugno del 1981, festa della natività di S. Giovanni Battista.     

24 GIUGNO 1981 – IL PRIMO INCONTRO CON LA GOSPA

Non c’è pellegrino che non abbia percorso a piedi la strada stretta ed affollata che attraversa Bijakovici e si allunga, oltre l’abitato, costeggiando la montagna. I punti attuali di riferimento sono molteplici. Prima si incontra la casa natale di Vicka, con la scalinata esterna dalla quale la veggente ancora oggi parla ai pellegrini. Qualche metro più avanti un sentiero si inerpica fino al luogo delle prime apparizioni. Procedendo oltre si incontra la casa natale di Marija, quindi, verso la fine dell’abitato, si può salire, per due sentieri diversi, alla croce blu, alla portata anche dei pellegrini più anziani. Qui la Madonna appare tuttora, sia per gli incontri con il gruppo di preghiera di Ivan, sia, ogni due del mese, per pregare per i non credenti con la veggente Mirjana. Sono migliaia le persone che accorrono in occasione di queste apparizioni. Una volta il paesaggio appariva molto diverso. Al termine dell’abitato la strada, allora polverosa, procedeva silenziosa e deserta. Da una parte il monte, pietroso e cosparso di cespugli spinosi, dall’altra una fitta vegetazione, difficilmente accessibile, dove in diverse occasioni, in quell’estate del 1981, i sei ragazzi si erano nascosti per poter incontrare la Madonna al riparo della polizia.  Il 24 Giugno del 1981, festa della natività di S. Giovanni Battista, era una giornata estiva afosa. Le scuole erano terminate e i sei ragazzi si trovavano tutti a Bijakovici, compresa Mirjana, che allora viveva con la sua famiglia a Sarajevo, ma trascorreva l’estate presso la nonna. Mentre i mortali, qui sulla terra, organizzavano la loro giornata, il Cielo stava per mettere mano a un piano di inconcepibile audacia, progettato fin dall’eternità. Tutto ciò che sulla terra poteva apparire casuale, era stato accuratamente preparato lassù, dove la sapienza dell’Onnipotente può tutto ciò che vuole.

Mi sono sempre chiesto se  la scelta del 24 Giugno fosse casuale, dal momento che la Madonna ha indicato nel 25 Giugno il giorno dell’anniversario delle apparizioni. Ho notato che Dio parla anche attraverso i tempi che sceglie per le sue manifestazioni, donandoli a noi come segni da interpretare. Il 24 Giugno è un giorno particolare, dominato dalla figura di S. Giovanni Battista, il precursore del Messia e il profeta che chiama alla conversione. La scelta di questa data preannuncia il messaggio fondamentale che la Regina della pace dà a Medjugorje, quello della conversione. Di più, come il Battista prepara la venuta del Signore, allo stesso modo la Madonna prepara la venuta di Cristo in un mondo che, come ha più volte ammonito il Beato Giovanni Paolo II, tenta di espellerlo. Vicka racconta che, nelle prime settimane delle apparizioni, il canto che, più di tutti gli altri, la Madonna intonava e cantava, anche diverse volte durante un’apparizione, era “Vieni, vieni, Signore”. La scelta della festa del precursore conteneva già una prospettiva di speranza, resa possibile dal ritorno degli uomini a Dio. 
Per le tre ragazze, Ivanka Mirjana e Vicka, si trattava di una ordinaria giornata estiva  che avevano pensato di allietare con una passeggiata nel primo pomeriggio, lungo la strada che si snoda oltre l’abitato. Vicka però aveva le ripetizioni di matematica a Mostar e si era accordata con le due amiche che le avrebbe raggiunte più tardi.
Nel tardo pomeriggio del quel fatale mercoledì estivo Ivanka e Mirjana si incamminano in attesa che Vicka le raggiunga. Loro non lo sanno, ma sta per scoccare il momento “fatale”, che dà inizio al più grande intervento divino nella storia del mondo contemporaneo. La prima a vedere la Madonna è stata Ivanka. E’ una scelta casuale? Niente affatto. Ivanka aveva quindici anni e aveva perso la madre due mesi prima. La ferita era ancora sanguinante e non deve meravigliare se la Madre celeste si sia fatta riconoscere per prima da lei. Percorsi circa duecento metri oltre l’attuale croce blu, Ivanka vede improvvisamente la Madonna, appena un po’ più in alto, al di sopra dei cespugli di cui e ricoperto il monte. “Ecco la Madonna!” dice a Mirjana che risponde: “ Ma va! Vuoi che la Madonna appaia proprio a noi?”
Le due ragazze tornano indietro per cercare Vicka ma incrociano Milka, la sorella minore di Marija, che chiede loro di aiutarla a far uscire le pecore dal recinto. E’ incredibile quante volte le pecore siano presenti nell’intero arco della storia della salvezza. Mentre le tre ragazze si apprestano a tornare in paese, ecco che Ivanka vede di nuovo la Madonna nel posto di prima. Lo dice alle altre due che volgono gli occhi nella direzione in cui guarda Ivanka e anch’esse vedono la Madonna. A questo punto arriva Vicka, che si era incamminata per raggiungere le amiche, e vede le tre ragazze che fissano qualcosa con intensità e sembrano impaurite. Fanno segno a Vicka di avvicinarsi  e quando Vicka le raggiunge, le dicono insieme: “Vicka, ecco la Madonna!”. Vicka pensa che le amiche avessero visto un serpente, allora numerosi fra le pietre del monte, e che volessero prendersi burla di lei. Si toglie le ciabatte e fugge come una matta verso casa, scoppiando in lacrime. Non si dava ragione del fatto che le amiche osassero scherzare con la Madonna. Mentre piange, passano due ragazzi, Ivan, l’attuale veggente, e un altro Ivan, che portavano un po’ di mele in un sacchetto di plastica. Vicka li convince a seguirla fino alle tre ragazze che dicevano di vedere la Madonna. Giunti sul posto, viene loro indicato dove si trova la Madonna e anche loro la vedono. Ivan, il veggente, è scappato subito, scavalcando il recinto  e buttando via anche le mele. La prima volta che ho incontrato Ivan, gli ho chiesto. “Dove sono le mele?”. Lui si è ricordato e ha sorriso. Vicka è rimasta a guardare per alcuni minuti, poi è corsa a casa, impaurita e felice. Subito dopo anche Ivanka e Mirjana sono tornate alle loro case. La piccola scintilla, che sarebbe divenuta un grande incendio era scoccata.

Noi potremmo dare per scontato il fatto di riconoscere la Madonna in quella giovane meravigliosa, con il bambino in braccio, che continuamente copriva e scopriva, e che faceva segno di avvicinarsi a Lei. In realtà la storia della apparizioni mariane ci conferma che spesso i veggenti non hanno affatto riconosciuto la Madonna, finché Lei non si è degnata di rivelarsi come tale.  Così è avvenuto a Lourdes, a La Salette e a Fatima, per ricordarne alcune fra le più note. Ritengo che Ivanka abbia avuto una grazia speciale nel riconoscere immediatamente la Santa Vergine. La Madre di Dio tuttavia non avrebbe atteso molto per rivelare la sua sublime identità. Possiamo dire che Ivanka, per disposizione celeste,  è stata la protagonista di quella prima giornata indimenticabile. Tuttavia fa riflettere il fatto che le prime due ragazze che hanno visto la Madonna, Ivanka e Mirjana, sono anche quelle che hanno cessato per prime di avere le apparizioni quotidiane e che hanno ricevuto dalle mani della Gospa la misteriosa pergamena, dove sono scritti i dieci segreti. Quel giorno la Madonna è stata vista da sei persone, quattro delle quali (Ivanka, Mirjana, Vicka, Ivan) continueranno a vederla anche successivamente. Marija e Jakov si uniranno ai quattro soltanto il giorno dopo. La Madonna aveva predisposto ogni cosa secondo il suo piano, ma gli attori terrestri non si erano accorti di nulla e pensavano che tutto si svolgesse casualmente o in base alle loro decisioni. Come Dio governi il mondo, anche nei minimi particolari, nel pieno rispetto della nostra libertà, è un grande mistero, ma nel medesimo tempo è un fatto. Chi ha la grazia della fede trabocca di gioia perché sa che nulla è in balia del caso cieco, tanto meno la nostra vita.
L’incendio celeste divampò già nella sera di quel giorno straordinario. I veggenti infatti non hanno taciuto, ma al contrario hanno subito raccontato quanto è loro capitato. “Avvenne di tutto. Qualcuno forse ci ha creduto, qualcuno si è meravigliato: chi interpretava il fatto in un modo e chi in un altro. Addirittura che si è trattato di un disco volante. E così si è detto di tutto…Poi noi siamo andati a dormire. All’indomani presto bisognava raccogliere il tabacco e fare tante altre cose” (Vicka). Il soprannaturale si inserisce silenziosamente fra le trame della vita quotidiana.  


(dal libro: "Medjugorje – Il cielo sulla terra" – di Padre Livio – Edizioni Sugarco)


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