I PIANTI DELLA MADONNA



I Pianti della Madonna


1. Non sono poche quelle persone che negano le apparizioni, i prodigi, i pianti di Gesù e di Maria. 

Parlo di quelli molto documentati e approvati dalla Madre Chiesa. 

Non ci si meravigli, se tra quanti li negano ci sono pure alcuni Sacerdoti. 

L’on. Piccoli, ritornato da Medjugorie, disse: “Alcuni Sacerdoti sono più increduli di Voltaire”.

Costoro nella loro incredulità portano questa ragione sbagliatissima: “Noi crediamo soltanto alla Sacra Scrittura”.

Ebbene è la Bibbia che ci parla in anticipo di Guarigioni, Apparizioni, Lacrimazioni, Visioni e di altri segni e prodigi. 

I prodigi molto documentati e approvati dalla Chiesa, sono “narrazioni bibliche”. Sono stati scritti in anticipo nella Bibbia, nel Vangelo; perciò credendo ad essi io credo alla Bibbia.

Ecco qualche esempio:
Gioele (III, 1-3): “Io, il Signore vostro Dio, effonderò il mio Spirito sopra ogni uomo e diventeranno profeti i vostri figli e le vostre figlie, i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni... Farò prodigi nel cielo e sulla terra”.

Atti (2,17-19) cita le suddette parole di Gioele e le conferma, aggiungendo che questi stessi prodigi il Signore li farà “negli ultimi giorni”, vale a dire (come gli esegeti spiegano) “nei tempi messianici” che sono i nostri tempi, ossia i tempi che decorrono dalla venuta del Messia alla fine del mondo.

Marco (16, 14-18): “Gesù disse loro (agli Apostoli e ai loro successori come Sacerdoti e Vescovi): Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura... e questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e se berranno qualche veleno non recherà loro nessun danno, imporranno le mani agli ammalati e questi guariranno.

Marco (16, 20): “E allora essi partirono e predicarono dappertutto mentre il Signore confermava le parole con prodigi che l’accompagnavano”.

S. Paolo (Rom. 15, 18 e 2 Cor.): Gesù confermava la predicazione di S. Paolo “con la potenza di segni e di prodigi”.

Atti (14, 1-3): (Paolo e Barnaba) “...rimasero colà (ad Iconio)... e parlavano fiduciosi nel Signore, che rendeva testimonianza alla predicazione della sua grazia e concedeva che per mano loro si operassero segni e prodigi” (per cui “un gran numero di Giudei e di Greci divennero credenti”... ma altri tentarono di “lapidarli ed essi fuggirono”).

2. La Chiesa, il Papa, i Santi, i veri Teologi, ammettono questi prodigi.

La Chiesa nella Liturgia ripetutamente ci presenta la Madonna in pianto. 

Per esempio, quando nella Festa dell’Addolorata ci fa ripetere le parole commoventi del B. Jacopone da Todi: “Stabat mater dolorosa iuxta crucem lacrimosa”.

La Chiesa riguardo a questi fenomeni ci esorta a non essere né creduloni, né scettici.

Non creduloni, prestando fede a tutto quello che si dice e si scrive poiché certi fatti sono illusioni e a volte provengono dal demonio che vuole gettare ombre sui prodigi veri. 

Non scettici, rigettando tanti episodi documentati e approvati dalla Chiesa.

E’ vero che la Chiesa, nella sua saggezza non obbliga a credere neppure a fatti prodigiosi a cui ha dato la sua approvazione; ma chi rifiuta di credervi si priva di tanti aiuti spirituali e, come afferma S. Carlo Borromeo, dovrà rendere conto al Giudice divino.

Preghiamo la Madonna che i nostri bravi Vescovi imitino, in questi fatti, S. Carlo Borromeo (1538-1584). Quando egli seppe che la Madonna di Rho aveva pianto, subito accorse. 

E, constata la verità del fatto, ordinò che si costruisse il Santuario; e, sempre a Rho, pronunziò queste parole: “Ricorrete a Maria! 

Imitatene la virtù, altrimenti Dio, nel rendiconto, vi dirà: Ingrati! Infelici! Tra i molti favori questo pure vi ho fatto, che la mia Madre piangesse. 

Venite, pregatela e dite: Muterò vita, correggerò i miei comportamenti” (da “Madre di Dio”, Ottobre 1984).

I Teologi fedeli alla Chiesa ragionano come il teologo prof. P. Domenico Grasso, il quale, in un ritiro spirituale di 6 giorni, a 160 persone, quasi tutti giovanotti e signorine, nella zona prealpina di Lozio (Brescia), alla domanda che noi gli facemmo: “Perché oggi si verificano tante visioni e lacrimazioni della Madonna?”,

rispose: “Perché, mai la Chiesa si è trovata in tante difficoltà e lotte e persecuzioni come oggi, e Gesù la vuole sorreggere e consolare e infonderle coraggio e forza mediante queste visioni e lacrimazioni mariane. La Madonna, tenerissima Madre della Chiesa, non può non intervenire”.

La Madonna di Fatima ha detto alla veggente Lucia che avrebbe pianto in molte parti della Terra.

A volte chi deve esaminare i fatti prodigiosi non fa il suo dovere. Potrei esporre diversi casi. Ne espongo uno:

A Ghiaie di Bonate, una bambina di 7 anni, Adelaide Roncalli, ebbe 13 Apparizioni della Madonna ma fu angariata, picchiata, sottoposta a un estenuante interrogatorio da un Monsignore e rinchiusa in un Monastero di Monache e minacciata che il demonio l’avrebbe torturata e portata all’inferno: tutto ciò perché lei negasse la verità. 

E fu costretta a negare quanto aveva visto. 

Ma Papa Giovanni XXIII, accertata la verità delle Apparizioni, scrive una forte lettera al Vescovo di quello sciagurato Monsignore che ha calpestato, con tanta violenza, la verità. 

Anche in questi ultimi decenni ci sono stati dei casi simili che non oso riferire.

Giovanni Paolo II più volte ha parlato del Pianto di Maria. Nel 1994, consacrando il Santuario della Madonna delle lacrime di Siracusa, ha detto: “I racconti evangelici non ricordano mai il pianto della Madonna.

Ma la Chiesa, come sposa dell’Agnello, intuisce per la fede, il pianto di Maria... Le lacrime della Madonna appartengono all’ordine dei segni: esse testimoniano la presenza della Madre nella Chiesa e nel mondo... Piange Maria, partecipando al pianto di Cristo su Gerusalemme e al pianto presso il sepolcro di Lazzaro e infine sulla via della Croce”. 

Ha aggiunto: “O Santuario delle lacrime (di Siracusa), tu sei sorto per indicare alla Chiesa il Pianto della Madre”.

3. Alcuni Pianti di Maria riconosciuti dalla Chiesa negli ultimi 200 anni. Sono molti, questi pianti, ma ne riporto solo qualcuno.

• A Parigi, nel 1830, la Vergine apparendo a S. Caterina Labouré nella Cappella in Rue de Lubac, è scoppiata in pianto.

• A Lourdes, nel 1858, S. Bernardetta vide il volto di Maria in lacrime e ludi gridare alla folla: “Penitenza! Penitenza! Penitenza!”. Vale a dire: Convertitevi! Ritornate a Gesù!

• A Pontmain, nel 1871, la Vergine ai piccoli Veggenti apparve in pianto mentre mostrava una Croce con Gesù grondante sangue.

• A Fatima, nel 1917, in una Apparizione, Maria dopo aver chiesto ai tre Veggenti di offrire sacrifici e preghiere per riparare le offese che si fanno a Gesù e per la conversione dei poveri peccatori, il suo volto diventò molto triste e rigato di lacrime.

• A Siracusa, una piccola effige della Madonna, nel 1953, ha continuato a piangere per 4 giorni davanti a decine di migliaia di persone che hanno visto, toccato, raccolto le lacrime. Sono ancora commosso pensando alle molte volte che, di passaggio da Siracusa per motivo di predicazione, ho celebrato la S. Messa sia nella casa del pianto, sia in Piazza Euripide ove l’immagine è stata per 15 anni, sia nel Santuario.

Dottori e scienziati, tra cui un ateo, hanno prelevato quelle lacrime e dopo un rigoroso esame scientifico, tutti, anche il fratello ateo, hanno affermato che si tratta di vere lacrime umane. Quelle stesse lacrime, esaminate da scienziati, si conservano oggi nel “reliquiario”.

Pio XII nel suo radiomessaggio al Congresso mariano di Sicilia (nel 1954), afferma: “Non senza viva commozione prendemmo conoscenza della unanime dichiarazione dell’Episcopato della Sicilia sulla realtà di quell’evento. Senza dubbio Maria è in cielo eternamente felice e non soffre né dolori ne mestizia, ma Ella non vi rimane insensibile ché, anzi, nutre sempre amore e pietà per il misero genere umano, cui venne data per Madre, allorché dolorosa e lacrimante stava ai piedi della Croce, ove era affisso suo Figlio... Oh, le lacrime di Maria! Erano sul Golgota lacrime di compatimento di Gesù e di tristezza per i peccati del mondo... Piange ancora Ella per i suoi figli nei quali l’errore e la colpa hanno spento la vita della grazia”.

• Ad Akita, in Giappone, una statua della Vergine, dal 1975 in poi, ha pianto sia lacrime comuni sia lacrime di sangue, oltre 100 volte. Il Vescovo Mons. Ito ne ha constatato la veridicità e il 28 aprile 1984 ha autorizzato la venerazione della statua.

• A Kibebo,in Rwanda, 10 anni prima dell’orribile carneficina tra le tribù con centinaia di migliaia di morti in Diocesi di Gikongoro, Maria SS. appare dal 28 novembre 1981 in poi... Il Vescovo, nel 1988, ha emanato la sua piena approvazione.

A Naju. nella Corea del Sud, in casa di Giulia e Giulio e dei loro 4 figli (una famiglia cristiana esemplarissima) una statua della Madonna piange dal 1975.
Giulia, la veggente è una grande convertita e stigmatizzata che soffre moltissimo, ma serenamente e ha molti messaggi che consegna al Vescovo.

Ivi, a Naju, la Vergine ha pianto lacrime ordinarie centinaia di volte e ha pianto lacrime di sangue oltre 700 volte. Spesso quelle lacrime di sangue colavano fino alla base della statua.

L’Arcivescovo di Kwangiu da cui dipende Naju molte volte è stato presente a quelle lacrimazioni, e dopo aver tatto scrupolose indagini e aver esaminato tutti i messaggi di Maria Vergine a Giulia, ha fortemente proclamato e difeso la venta dei pianti ordinar! e degli oltre 700 pianti di sangue davanti ai fedeli e ai suoi Sacerdoti e nel 1990 ha dato piena Approvazione (cfr. il libro “La Madonna piange a Naju”, Ed. Dehoniane; cfr. Riv. “Madre di Dio”, Marzo 1993).

4. Un celebre laico, il filosofo Jaques Maritain così commenta i Pianti della Vergine: “Maria SS. non può realmente soffrire in cielo. Ma le cause che per sé stesse portano alla sofferenza sono forse cessate? No! Ogni anima che si perde non è forse un lembo strappato dalla carne di Gesù Cristo? E tutti i lebbrosi (ossia quelli macchiati e deturpati dal peccato grave) non sono i figliuoli della Immacolata? Il Cuore di Gesù grondante sangue e gli occhi di Maria grondanti lacrime, se ancora potessero soffrire, soffrirebbero così, terribilmente”.

Non dimentichiamo, che allorché Maria poteva soffrire (ossia quando era su questa terra), ha realmente pianto su ciascuno di noi per ognuna delle nostre colpe, come Gesù, nella sua dolorosa Passione, ha realmente sanguinato per ciascuno di noi e per ognuno dei nostri peccati”.

5. Un Vescovo stimatissimo, S. E. Mons. Francesco M. Franzi, così commenta i Pianti della Madonna: “Perché sovente (sulla terra) la Madonna piange? Piange nelle sue immagini (nelle pitture o nelle statue) a Rho, a Treviglio e in cento altri luoghi. E piange nelle sue Apparizioni.

Il nostro peccato tocca (e ferisce) il suo Cuore di Madre. 

Lei conosce lo strazio infinito che i nostri peccati hanno arrecato al suo Figlio Gesù ed è certa della pena eterna che incombe sui peccatori che rifiutano fino all’ultimo istante di vita la misericordia infinita di Dio. Lei sa che il peccato grave è la nostra spaventosa tragedia e che riempie il mondo di corruzione e di cadaveri (ossia di morti all’amore di Dio, vale a dire alla vita divina in noi, alla grazia santificante).
Vi è una Madre così sollecita per me da portare nel cuore una instancabile preoccupazione per il mio bene, per la mia salvezza.

Vi è una Madre che di tale inesprimibile ed efficacissimo amore avvolge l’umanità; ma gli uomini non ne fanno caso o non lo sanno o ne fanno beffe (deridendo anche le più documentate lacrimazioni). Ciò mi rattrista enormemente. Che cosa resta di umano in un figlio indifferente verso la mamma che piange”, soprattutto se si tratta della Mamma celeste?

“O Madre, per questi uomini disumani non resta altra speranza che il pianto! Tu piangi per tantissime persone che non pregano, che non partecipano alla S. Messa, che bestemmiano, che non educano cristianamente i figli, che uccidono i loro figli con l’aborto, che si danno alle più putride impurità, che calpestano il loro matrimonio religioso e che non confessano i loro gravi peccati. Come faresti a non piangere sapendo che costoro, oggettivamente parlando, corrono verso la dannazione eterna?

Tu che ci ami pazzamente, piangi, in tanta abbondanza, lacrime ordinarie e perfino lacrime di sangue per impressionarci, per scuoterci e per persuaderci a convertirci, a ritornare a Cristo Dio, unico Salvatore, a lasciare la strada dell’inferno e incamminarci per quella del Paradiso”.

Esempio
Il pianto più straziante della Madonna è avvenuto a La Salette (in Francia, sui 1800 metri di altezza) nel 1846, apparendo a Melania, quindicenne, e a Massimino Giraud di undici anni, Maria ha continuato a piangere durante tutta l’Apparizione e tra gemiti alti e irrefrenabili si è fortemente lamentata del fatto che molti cristiani non partecipano alla S. Messa domenicale e non pregano e bestemmiano orribilmente. Massimino soggiunge che Maria gli sembrava una mamma maltrattata e bastonata dai suoi figli e costretta a fuggire da casa e a ritirarsi su quei monti per cercarvi pace e conforto. Cinque anni dopo, il Vescovo di Grenoble approva l’apparizione e il Papa Leone XIII la conferma.

Esortazione

Il Vescovo Mons. Pranzi considera i molti Pianti di sangue della Madonna come necessari per la Conversione e salvezza di moltissimi peccatori.

“Non mi meraviglio se Maria, agli uomini di oggi, si fa vedere in forma umana a piangere in abbondanza lacrime ordinarie e perfino lacrime di sangue: mi meraviglierei se non piangesse!”. Sì, mi meraviglierei se non piangesse!

Proposito

 Asciughiamo le lacrime di sangue della Madonna pregando molto per la Conversione di tanti peccatori.

Preghiera di Giovanni Paolo II (il 25 novembre 1994 nel Santuario delle lacrime a Siracusa).

O Madonna delle lacrime, guarda con materna bontà al dolore del mondo. Asciuga le lacrime dei sofferenti, dei dimenticati, dei disperati, delle vittime di ogni violenza.

Ottieni a tutti lacrime di pentimento e di vita nuova, che aprano i cuori al dono rigenerante dell’amore di Dio.

Ottieni a tutti lacrime di gioia, dopo aver visto la profonda tenerezza del tuo cuore”.


PADRE GIULIO MARIA SCOZZARO

 

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