La prima Domenica dopo la Pasqua è per tutta la Chiesa, e davvero "per tutti", una grande Festa, la Festa della Divina Misericordia.




GIOVANNI PAOLO II
IL PAPA DELLA DIVINA MISERICORDIA
<SANTO A TEMPO DI RECORD>

Giovanni Paolo II è il Papa che ha istituito la Festa della Divina Misericordia che si celebra la prima domenica dopo Pasqua. Proprio in questo giorno è stato Beatificato, dopo essere morto la vigilia (2/4/2005) di questa importantissima Festa nel 2005.

La Festa della Divina Misericordia è un grande regalo all'umanità: "Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto" dice Gesù a Suor Faustina Kowalska a proposito di questa Festa.

La prima Domenica dopo la Pasqua è per tutta la Chiesa, e davvero "per tutti", una grande Festa, la Festa della Divina Misericordia.

La Festa della Divina Misericordia, istituita il 30 Aprile del 2000 da Papa Giovanni Paolo II è infatti la Festa "per tutta l'umanità" dato che quel giorno Gesù promette che riverserà "tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia".

Il "senso" della Festa della Divina Misericordia viene descritto direttamente da Gesù a Suor Faustina Kowalska, umile suora polacca, il 22 Febbraio del 1931: "(...) Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia. Desidero che i sacerdoti annuncino la Mia grande Misericordia per le anime dei peccatori. Il peccatore non deve aver paura di avvicinarsi a Me". ("Diario, la misericordia divina nella mia anima" Santa Maria Faustina Kowalska; Libreria Editrice Vaticana, traduzione Edoardo Ravaglia).

In un'altra occasione Gesù spiega a Suor Faustina Kowalska l'importanza della Festa della Divina Misericordia: "Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia inconcepibile Misericordia. Desidero che la festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. L'anima che si accosta alla confessione ed alla santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto. La Mia Misericordia è talmente grande che nessuna mente, né umana né angelica, riuscirà a sviscerarla pur impegnandovisi per tutta l'eternità. Tutto quello che esiste, è uscito dalle viscere della Mia Misericordia. Ogni anima nei Miei confronti rifletterà per tutta l'eternità sul Mio amore e sulla Mia Misericordia. La festa della Misericordia è uscita dalle Mie viscere; desidero che venga celebrata solennemente la prima domenica dopo Pasqua. L'umanità non troverà pace finché non si rivolgerà alla sorgente della Mia Misericordia".

L'immagine a cui si riferisce Gesù è naturalmente l'immagine di Gesù Misericordioso che rappresenta il "recipiente" per attingere le grazie. Dice Gesù a Suor Faustina:

"Porgo agli uomini il recipiente, col quale debbono venire ad attingere le grazie alla sorgente della Misericordia. Il recipiente è quest'immagine con la scritta: Gesù, confido in Te".

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