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Nel tempo dei segreti le profezie e i miracoli cambieranno i cuori degli uomini?

 





  Nel tempo dei segreti le profezie  e  i miracoli cambieranno i  cuori degli uomini?

Durante il tempo dei segreti,  del quale non conosciamo la durata, il mondo cambierà  radicalmente. Questo  è il motivo per  cui gli eventi,  che dal  quarto al  decimo “sono molte cose  terribili”, sono permessi  da Dio.  Ci troveremo   in  un contesto particolare,  che avremmo mai immaginato, dove la presenza di Dio si manifesterà  a  tutta l’umanità,  anche  grazie ai mezzi di comunicazione.

Non dobbiamo dimenticare  chi è  il  soggetto  che dominerà la  scena e  il  cui nome risuonerà  da  un capo  all’altro della  terra.  Infatti non  sarà chi dovrà annunciare gli eventi tre  giorni prima e  neppure  gli stessi veggenti  portatori dei segreti,  ma   Colei che   ha realizzato questo piano  incredibile,  col quale  ha chiamato l’umanità  a  rapporto.

Con  un  inizio sommesso e poi con un improvviso evento folgorante,  il  mondo intero sarà  costretto a guardare a Medjugorje,  alla  montagna delle  prime apparizioni, dove  la  Vergine  Maria,  la  Madre  di Cristo e della   Chiesa,  metterà  al  centro dell’attenzione mondiale  quella  religione cattolica dichiarata  superata e arrogantemente   cancellata.

Non  c’è  dubbio che  la vista  del  terzo  segreto segni l’inizio di una crisi dirompente,  perché  una realtà,  che  sfugge  ad  ogni  umano controllo, si colloca  davanti gli occhi  di  tutti  e,  nel  medesimo    tempo,  rimanda a una  persona invisibile,  ma  presente, con la   quale è  giocoforza confrontarsi. Volenti o nolenti tutti sapranno che Maria di Nazareth è colei che ha in   mano la  situazione e che  la guida con autorità regale.

Il  mondo che si è  messo al  posto  di Dio  non potrà  che tremare e cercare  invano   di oscurare  l’evento. La  Madonna  fin dal  principio  ha provveduto a far   sapere che  il  segno viene  dal Cielo, che è  indistruttibile  e  durevole. Come nasconderlo,  come tacitarlo, come distruggerlo? Il  miracolo è  evidente,  è  controllabile, è  innegabile. Per mezzo di esso  Maria riaccende la speranza  degli umili e fa tremare  i   troni dei  superbi.

Tuttavia non si può  escludere che l’informazione globale,  per la quale il segno sulla  collina sarà un fenomeno  da derubricare e da  seppellire,  già  dopo  i primi giorni si affanni a distrare l’attenzione su altrove  e ad appaiare il  fenomeno ad  altri similari, in  modo tale  da  portare  le  menti in confusione.  Riusciranno gli occhi accecati a scoprire la banalità  dell’inganno?

Tuttavia per  i  credenti il  segno, apparso puntualmente  nel  momento annunciato,  sarà motivo di gioia e  di conforto e un  punto di riferimento irrinunciabile  nella marea della  disinformazione  e  della  Babele  delle  lingue. Soprattutto per  la  Chiesa, alla  vigilia della grande  prova  della fede  e  dello scatenamento della  persecuzione, sarà  un colpo di fulmine che  farà  cadere le  riserve  a  lungo coltivate.

Con l’ingresso nel  tempo drammatico dei segreti, dal quarto fino  al  decimo , si incomincerà   a comprendere  il  piano salvifico di Maria,  che  passa  attraverso un appello personale,  una vera  e  propria selezione fra  chi crede  e  accetta  la  mano salvifica  della  Madre  e  quelli  che  ostinatamente la  rifiutano.

E’ attraverso   questo concatenamento di eventi sconvolgenti che  il   mondo si renderà   conto della  dimensione  dell’Apocalisse che si è  abbattuta  su un’ umanità  che,  cedendo  all’inganno del tentatore, ha rifiutato la   fede e  la  Croce e   si è  messa illusoriamente   al  posto di Dio.

Possiamo  senz’altro pensare  che  gli eventi dei segreti siano davvero quelli descritti con immagini e  parole divine  dall’apostolo Giovanni dell’Apocalisse. Come dubitare che siano i sette  flagelli, preceduti dai sette  sigilli e annunciati dalle sette  trombe? Saranno  ben diversi dalle  calamità  della  storia  di cui l’umanità conserva il  ricordo.

Se satana cercherà   di distruggere il  mondo e  lo stesso genere umano,  a quali scenari dovremo assistere, da  quali pericoli dovremo fuggire,  quali via di uscita  potremo trovare? I cuori degli uomini sono così induriti che solo dinanzi a eventi spaventosi piegheranno  la ginocchia,  alzeranno le mani verso il Cielo e rientreranno nella loro dimensione  di povere creature corrose  dalla  superbia.

Le  moltitudini accecate, ingannate e assoggettate si  renderanno conto, in quei tre  giorni di tempo, di quello  che sta  accadendo e del pericolo  che incombe? Accoglieranno la  via  salvezza che viene  loro indicata da  chi crede,  spera  e tende la mano?

Saranno  i figli di Maria che,  nell’avvicendarsi di profezie sconvolgenti e di prodigio mai visti, diranno a chi ha orecchi per  intendere   che Dio è venuto  a visitare il suo popolo, che il tempo della  schiavitù  diabolica  è  terminato e che  una possibilità di  salvezza  viene offerta  a  tutti coloro che  crederanno. Nessuno sa, se  non  il  Cielo, quale  sarà il  numero di quelli che  si salveranno e  di quelli che  periranno.

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