Mons. Fulton Sheen e l’inganno del Grande Umanitario

 


Dio vi benedica!

Voglio che queste siano le mie prime parole di saluto a voi. Saranno anche le

parole conclusive di tutte le trasmissioni. “Dio vi benedica” significa che Dio è

amore, che Dio vi ama e che voi dovete ricambiare l’amore di Dio.

Perché così poche persone si accorgono della gravità della nostra crisi presente?

In parte è perché gli uomini non vogliono credere che i loro tempi siano malvagi,

in parte perché questo significa accusare se stessi e soprattutto perché per

misurare i loro tempi essi non hanno altri criteri all’infuori di sé. Solo quanti

vivono secondo la fede sanno davvero che cosa sta accadendo nel mondo. Il

Nostro Salvatore potrebbe ben dire quel che disse ai sadducei e ai farisei del Suo

tempo: «Quando si fa sera, voi dite: ― Bel tempo, perché il cielo rosseggia; e al

mattino: ― Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Sapete dunque

interpretare l’aspetto del cielo e non siete capaci di interpretare i segni dei tempi»

(Mt 16,2-3)

Noi conosciamo i segni dei nostri tempi? Essi indicano due verità ineluttabili, la

prima delle quali è che siamo giunti alla fine dell’epoca post rinascimentale che

fece dell’uomo la misura di tutte le cose. I tre dogmi fondamentali del mondo

moderno si stanno dissolvendo davanti ai nostri occhi.

• Primo, stiamo assistendo alla liquidazione dell’uomo economico, o

dell’assunto per cui l’uomo, in quanto animale altamente evoluto, non ha

altre funzioni nella vita se non produrre e acquisire ricchezza, e poi come

le bestie da pascolo invecchiare e morire.

• Secondo, stiamo assistendo alla liquidazione dell’idea della naturale

divinità dell’uomo, che non ha bisogno di alcun Dio che gli dia dei diritti,

o di un Redentore che lo salvi dalla colpa, perché il progresso è diventato

automatico grazie alle scienze, all’educazione e all’evoluzione, che un

giorno renderà l’uomo una specie di dio.

• Stiamo assistendo anche alla liquidazione del razionalismo, o dell’idea

secondo cui il compito della ragione umana non è scoprire il significato e

lo scopo della vita, e cioè la salvezza dell’anima, bensì ideare nuovi

avanzamenti tecnici per fare in modo che la città dell’uomo su questa terra

prenda il posto della città di Dio. Può benissimo essere che il liberalismo

storico sia soltanto un’era di transizione tra una civiltà che una volta era

cristiana e una che sarà decisamente anticristiana.

La seconda grande verità che i segni dei tempi fanno presagire è che siamo

decisamente alla fine di un’era non-religiosa della civiltà, con ciò intendo un’era

che considerava la religione come un’appendice alla vita, un extra di devozione,

un costituente morale per l’individuo ma di nessuna rilevanza sociale, e Dio un

compagno silenzioso il cui nome è usato dalla ditta per darsi una rispettabilità

ma che non ha niente da dire a riguardo di come si deve gestire l’attività.

La nuova era in cui stiamo entrando è quella che potremmo chiamare la fase

religiosa della storia umana. Non fraintendetemi; -religiosa- non vuol dire che

gli uomini si rivolgeranno a Dio, ma piuttosto che l’indifferenza all’assoluto che

ha caratterizzato la fase liberale della civiltà sarà seguita da una passione per

l’assoluto.

Da oggi in poi lo scontro non sarà per le colonie e i diritti delle nazioni, ma per

le anime degli uomini. Le linee della battaglia sono tracciate chiaramente e non

c’è più dubbio su quali siano le questioni fondamentali.

Da oggi in poi gli uomini si divideranno in due religioni concepite di nuovo

come abbandono a un assoluto. Il conflitto del futuro è tra un assoluto che è il

Dio-Uomo e un assoluto che è l’uomo-dio; tra il Dio che si è fatto uomo e l’uomo

che si fa dio; tra i fratelli in Cristo e i compagni nell’Anticristo.

L’Anticristo, però, non sarà chiamato così, altrimenti non avrebbe seguaci. Non

indosserà calzamaglie rosse né vomiterà zolfo, né impugnerà una lancia né

agiterà una coda con la punta a forma di freccia come il Mefistofele nel Faust.

Da nessuna parte nelle Sacre Scritture troviamo conferma del mito popolare che

immagina il diavolo come un buffone vestito di rosso. È descritto invece come

un angelo caduto, come -il Principe di questo mondo- il cui mestiere è di dirci

che non esiste nessun altro mondo.

La sua logica è semplice: se non c’è un paradiso, non c’è alcun inferno; se non

c’è un inferno, non c’è alcun peccato; se non c’è il peccato, non c’è alcun

giudizio, e se non c’è un giudizio allora il male è bene e il bene è male. Ma al di

là di queste descrizioni, Nostro Signore ci dice che egli sarà molto simile a Lui,

che ingannerà perfino gli eletti – e di sicuro nessun diavolo di quelli che abbiamo

visto nei libri illustrati riuscirebbe a ingannare gli eletti.

In che modo egli verrà in questa nuova era per convincerci a seguire il suo

culto?

• Verrà travestito da Grande Umanitario; parlerà di pace, prosperità e

abbondanza non come mezzi per condurci a Dio, ma come fini in sé.

• Scriverà libri su una nuova idea di Dio adatta ai modi di vivere della gente;

• diffonderà la fede nell’astrologia in modo da incolpare per i nostri peccati

non la nostra volontà, ma le stelle;

• spiegherà psicologicamente la colpa in termini di sesso represso, farà

sprofondare gli uomini nella vergogna se gli altri uomini diranno che non

sono di mente aperta e liberali;

• identificherà la tolleranza con l’indifferenza verso quel che è giusto e quel

che è sbagliato;

• incoraggerà i divorzi con l’inganno secondo cui una nuova unione è -vitale;

• accrescerà l’amore per l’amore e diminuirà l’amore per la persona;

• invocherà la religione per distruggere la religione;

• parlerà perfino di Cristo e dirà che è stato il più grande uomo che sia mai

vissuto;

• dirà che la sua missione è liberare gli uomini dalla schiavitù della

superstizione e dal fascismo, che baderà di non definire mai.

Ma in mezzo a tutto il suo apparente amore per l’umanità e alle sue

chiacchiere su libertà e uguaglianza, avrà un grande segreto che non

rivelerà a nessuno: non crederà in Dio.

• Poiché la sua religione sarà la fratellanza senza la paternità di Dio,

ingannerà perfino gli eletti.

• Istituirà una contro-chiesa che sarà una scimmiottatura della Chiesa perché

lui, il diavolo, è la scimmiottatura di Dio. Essa sarà il corpo mistico

dell’Anticristo e a livello esteriore ricorderà la Chiesa come corpo mistico

di Cristo.

• In un disperato bisogno di Dio, indurrà l’uomo moderno nella sua

solitudine e frustrazione a morire dalla voglia di entrare a far parte della

sua comunità, la quale darà all’uomo uno scopo più grande senza bisogno

di correzione personale né di ammettere la propria colpa.

Questi sono giorni in cui al diavolo è stata concessa una corda particolarmente

lunga. [Perché non dobbiamo mai dimenticarci che Nostro Signore disse a Giuda

e alla sua banda: «È giunta la tua ora». È l’ora di Dio, ma anche quella del male]

l’ora in cui il pastore dev’essere percosso e le pecore disperse. La Chiesa si è

forse preparata a una simile notte buia, con il decreto del Santo Padre che

stabilisce le condizioni per cui un’Elezione Papale può tenersi fuori dalla città di

Roma?

Uomini che conoscono la storia hanno visto questi giorni bui avvicinarsi. Nel

lontano 1842, 105 anni fa, il poeta tedesco Heine scrisse: «Il comunismo,

sebbene oggi se ne parli poco e si aggiri per soffitte segrete su miserabili giacigli

di paglia, è l’eroe oscuro destinato un grande, ancorché temporaneo, ruolo nella

tragedia moderna… Tempi selvaggi e tetri ci minacciano, e il profeta che

desideri scrivere una nuova apocalisse dovrebbe inventare bestie completamente

nuove – bestie tanto terribili che le vecchie creature di san Giovanni

sembreranno dolci colombe e angioletti in confronto. Gli dèi si velano i volti per

la compassione verso i figli degli uomini, i loro antichi fardelli. Il futuro odora

di cuoio, sangue, empietà e molte frustate. E io farò bene a consigliare ai nostri

nipoti di nascere con scorze dure sulle loro schiene». Questo nel 1842.

Davvero siamo stati avvertiti. Per la prima volta nella storia la nostra epoca ha

assistito alla persecuzione del Vecchio Testamento da parte dei nazisti e alla

persecuzione del Nuovo Testamento da parte dei comunisti. Chiunque abbia a

che fare con Dio oggi è odiato, che la sua vocazione sia di annunciare il Suo

Figlio Divino, Gesù Cristo, come per gli ebrei, o di seguirLo come i cristiani.

Dal momento che i segni dei nostri tempi indicano una battaglia tra assoluti

possiamo aspettarci che il futuro sarà un tempo di prova, per due ragioni.

Innanzitutto, perché si fermi la disgregazione. Se non ci fossero catastrofi,

l’empietà prenderebbe sempre più terreno. Quel che è la morte per il singolo

uomo, la catastrofe lo è per una civiltà malvagia: l’interruzione della vita e, per

la civiltà, l’interruzione della sua empietà. Perché Dio avrebbe messo un angelo

con una spada fiammeggiante a guardia del Giardino dell’Eden dopo la Caduta,

se non per prevenire che i nostri primi progenitori vi entrassero di nuovo e

mangiassero dell’Albero della Vita, cosa che avrebbe reso immortale la loro

colpa? Dio non permetterà che l’ingiustizia diventi eterna. Egli permette che

accadano rivolte, disgregazione e caos per ricordarci che i nostri pensieri sono

stati sbagliati e i nostri desideri sono stati empi. La verità morale è vendicata

dalla rovina che consegue al suo ripudio. Il caos dei nostri tempi è l’argomento

negativo più forte che potesse mai essere utilizzato dal cristianesimo. La

catastrofe rivela che il male si sconfigge da solo e che non possiamo distogliere

lo sguardo da Dio, come abbiamo fatto, senza fare del male a noi stessi.

La seconda ragione per cui dovrà arrivare una crisi è per prevenire una

identificazione sbagliata tra la Chiesa e il mondo. Nostro Signore ha inteso che

coloro che sono i Suoi seguaci fossero diversi nello spirito da coloro che non lo

sono. Ma questa linea di demarcazione è stata offuscata. Invece del nero e del

bianco c’è soltanto una sfumatura. La mediocrità e il compromesso

caratterizzano le vite di tanti cristiani. Leggono gli stessi romanzi dei moderni

pagani, educano i figli nella stessa maniera atea, danno retta ai medesimi

commentatori che non hanno altri criteri se non giudicare il presente dal passato

e il futuro dal presente; consentono che s’insinuino nelle loro famiglie usi pagani

come il divorzio e le seconde nozze; vi sono sedicenti leader sindacali cattolici

privi di carattere che danno indicazioni di voto per i comunisti ai congressi, o

scrittori cattolici che accettano presidenze in organismi comunisti per inoculare

idee totalitarie nei film. Non ci sono più il conflitto e l’opposizione che devono

caratterizzarci. Stiamo influenzando il mondo meno di quanto il mondo influenzi

noi. Non c’è più diversità.

Noi che siamo stati inviati per fondare un ospedale siamo stati infettati dalla

malattia, e dunque abbiamo perduto il potere di guarire. E poiché l’oro è

mescolato a una lega, tutto dev’essere gettato nella fornace affinché lo scarto sia

bruciato. Il valore della prova sarà di distinguerci. Una catastrofe deve giungere

per rifiutarci, disprezzarci, odiarci, perseguitarci, e allora, allora potremo

marcare la nostra lealtà, affermare la nostra fedeltà e dichiarare dalla parte di chi

stiamo. Diminuiremo in numero, ma aumenteremo in qualità. Non è per la

Chiesa che temiamo, ma per il mondo. Tremiamo non perché Dio potrebbe

essere scalzato dal trono, ma perché potrebbe regnare la barbarie.

Infine, tre consigli pratici per questi tempi, perché i cristiani prendano coscienza

che un momento di crisi non è un tempo di disperazione, ma di opportunità.

Siamo nati nella crisi, nella sconfitta: la Crocefissione. E una volta che

prendiamo coscienza che siamo sottoposti alla Collera Divina, possiamo

diventare oggetto della Divina Misericordia. Gli autentici insegnamenti di Dio

generano speranza. Il ladrone sulla destra arrivò a Dio attraverso una

crocefissione.

In secondo luogo, i cattolici devono accrescere la loro fede, appendere un

crocifisso nelle loro case, ricordarsi che hanno una croce da portare; riunire le

vostre famiglie ogni sera per recitare il rosario; andare alla Messa quotidiana;

fare ogni giorno l’Ora Santa nella Presenza del nostro Signore dell’Eucaristia,

soprattutto nelle parrocchie dove i pastori sono consci del bisogno del mondo e

quindi celebrano servizi di riparazione.

Infine, ebrei, protestanti, cattolici, americani, tutti noi dobbiamo prendere

coscienza che il mondo ci chiama a sforzi eroici per la spiritualizzazione. Non

invochiamo l’unità religiosa, che non è possibile se acquistata al prezzo

dell’unità della verità, ma chiediamo un’unità delle persone religiose, nella quale

ognuno marci separato secondo la luce della sua coscienza, ma tutti colpiscano

insieme per il progresso morale del mondo. Le forze del male sono unite; le forze

del bene sono divise. È possibile che non riusciremo mai ai ritrovarci nel

medesimo banco – voglia Dio che accada – ma possiamo incontrarci sulle nostre

ginocchia. Potete stare certi che nessun sordido compromesso né equilibrismo

vi riguarderà. Coloro che hanno fede faranno meglio a rimanere in stato di grazia

e coloro che non l’hanno faranno meglio a capire le proprie intenzioni, poiché

nell’era che viene ci sarà un solo modo per fermare le vostre ginocchia tremanti,

e sarà piegarle e mettersi a pregare.

Pregate Michele, Michele il Principe del mattino, che sconfisse Lucifero che

voleva farsi dio. Quando un tempo il mondo si incrinò a causa di un ghigno in

paradiso, egli si alzò e trascinò giù dai sette cieli l’orgoglio che voleva guardare

l’Altissimo dall’alto in basso.

E pregate anche Nostra Signora. Ditele: “È a te che è stato dato il potere di

schiacciare la testa del serpente che mentendo disse agli uomini che sarebbero

diventati dèi. E possa tu, che ritrovasti Cristo allorché Egli fu perso per tre giorni,

ritrovarLo di nuovo per il nostro mondo che Lo ha perduto. Dona la Parola

all’incontinenza senile della nostra prolissità. E come tu formasti la Parola nel

tuo grembo, forma Lui nei nostri cuori. Signora del Blu del Cielo, in questi giorni

oscuri accendi le nostre lampade. Ridacci la Luce del Mondo perché una Luce

risplenda anche in questi giorni di oscurità”.

... Dio vi benedica

Venerabile Fulton John Sheen 

Commenti

Post popolari in questo blog

PREGHIERA DI LIBERAZIONE

E’ la notte dei Sacri Cuori di Gesù e Maria. Recita questa grande preghiera di guarigione e liberazione

SONO DANNATA!