SINTESI SULL'AZIONE DI SATANA




Di Don Tullio Rotondo.

La trattazione, che s. Tommaso svolge nella Summa Theologiae riguardo all'azione del demonio su di noi è la migliore all'interno delle sue opere, tuttavia ci pare interessante, per offrire una visione completa della dottrina tomista sul tema, presentare una sintesi che traiamo dall' esame dei vari testi del Dottore Angelico dedicati a questo argomento; sintesi che strutturiamo, per completezza, intorno alla volonta`umana e alle cause da cui può essere, direttamente o indirettamente, mossa.

La volontà umana può essere mossa:

1) interiormente, e questo e` proprio solo di Dio [1] ;

2)esteriormente [2] :

2,1) attraverso l'apprensione intellettuale del bene cioe` facendo conoscere che una certa cosa e` buona e da desiderarsi [3] , e secondo questo:

2,1.A) muovere efficacemente la volontà è proprio di Dio solo [4] ;

2,1.B) inclinare la volontà indirettamente e insufficientemente (cioè non in modo da obbligare assolutamente la volontà) verso il bene o verso il male, è possibile all'angelo, dunque anche al demonio, e all'uomo; dice più precisamente s. Tommaso a questo riguardo:

“Ex parte autem obiecti, potest intelligi quod aliquid moveat voluntatem tripliciter. Uno modo, ipsum obiectum propositum, sicut dicimus quod cibus excitat desiderium hominis ad comedendum. Alio modo, ille qui proponit vel offert huiusmodi obiectum. Tertio modo, ille qui persuadet obiectum propositum habere rationem boni, quia et hic aliqualiter proponit proprium obiectum voluntati, quod est rationis bonum verum vel apparens. Primo igitur modo, res sensibiles exterius apparentes movent voluntatem hominis ad peccandum, secundo autem et tertio modo, vel Diabolus, vel etiam homo, potest incitare ad peccandum, vel offerendo aliquid appetibile sensui, vel persuadendo rationi.” [5]

Dunque il demonio può agire secondo questo testo:

1) semplicemente proponendo all'uomo l'oggetto che muove al peccato;

2) persuadendo l'uomo che l'oggetto proposto è buono.

Dobbiamo precisare che s. Tommaso nei testi in cui tratta specificamente delle varie forme di azione diabolica sull'uomo, non distingue l'azione diabolica di proposizione da quella di persuasione ma racchiude entrambe sotto la denominazione di persuasione diabolica [6] , tale azione di persuasione può essere realizzata, secondo il Dottore Angelico:

2.1.B,1) direttamente e visibilmente: allorché il diavolo appare e parla manifestamente persuadendo l'uomo a peccare [7] , come accadde ad Eva (Gen. 3)

2.1.B,2) indirettamente e invisibilmente, cioè senza parole che spingano direttamente l'intelligenza e la volontà al peccato ma con una azione sui sensi interiori ed esteriori e per essi, indirettamente, ma in modo particolare, sull'intelletto [8] . Questa azione realizza, più precisamente, l'ottenebramento dell'intelletto appunto attraverso una certa impressione che il demonio attua sulle forze sensitive interiori ed esteriori [9] . L' impressione diabolica sulle forze sensitive interiori si realizza attraverso il moto corporale, a tale riguardo occorre dire anzitutto che la natura corporale è nata per essere mossa dalla spirituale, (invece non è nata per essere formata dalla natura spirituale immediatamente, ma da qualche agente corporale) perciò la materia corporale obbedisce naturalmente all'angelo buono o cattivo per il moto locale, quindi tutto ciò che può accadere attraverso il moto corporale, può essere compiuto dai demoni; l'apparizione e la rappresentazione delle specie sensibili conservate negli organi interiori, possono essere realizzate attraverso qualche moto locale della materia corporale e dunque possono essere compiute dai demoni, i quali, più precisamente, alle persone che dormono o a quelle che sono sveglie possono muovere alcune realtà interiori fino al punto che la ragione di tali persone rimanga totalmente legata; e per una commozione degli umori e di altre realtà interiori all'uomo i demoni portano le specie (interiormente conservate nell'uomo) delle cose al principio sensitivo affinché siano immaginate certe cose che devono spingere l'uomo al peccato; in questi casi tanto più e tanto più facilmente qualcuno percepisce tali specie e tanto più nel pensiero di essa si ferma, quanto più da una certa passione è trattenuto; infatti quando uno è preso da una passione verso qualche cosa, da una piccola somiglianza con verso cui nutre la passione è mosso verso questo stesso bene, come l'amante è mosso verso l'amato da un qualcosa che abbia anche una piccola somiglianza con l'amato [10] . Va notato che se l'azione diabolica realizzata in questo modo lega totalmente la ragione l'uomo non pecca ma se la lega parzialmente l'uomo, con la parte libera della sua ragione, può peccare [11] . I demoni attraverso gli atti esterni degli uomini scoprono a quali passioni noi siamo più sottomessi e imprimono più efficacemente nella immaginazione umana quello cui gli uomini stessi sono più attratti dalle loro passioni [12] . S. Tommaso spiega, riferendosi a questa azione del diavolo sulla immaginazione umana, che [13] : gli angeli buoni e cattivi possono ordinare interiormente le specie intellegibili secondo che occorre per conoscere qualcosa; i demoni ordinano per il male dell'uomo quelle specie: sia quanto all'effetto del peccato, in quanto cioe` l'uomo da cio` che apprende e` mosso alla superbia o a qualche altro peccato, sia quanto all'impedimento della conoscenza della verita` secondo che per alcune cose apprese l'uomo e` condotto al dubbio che non sa sciogliere e cosi` e` tratto in errore.

Quanto all'impressione diabolica sui sensi esteriori s. Tommaso afferma che: anche attraverso la commozione di alcune realtà a noi interiori, i demoni possono lasciare una impressione nei sensi esteriori [14] cioè il demonio può muovere alcune realtà interiori all'uomo da cui i sensi sono variamente alterati appunto dall'interno [15] ; attraverso una tale alterazione dei sensi il demonio può influire sull'appetito sensitivo e quindi sull'intelligenza e sulla volontà per condurre l'uomo al peccato.

2.2) Infine, oltre che come persuadente, il demonio può operare come disponente al peccato in quanto attraverso la commozione di realtà a noi interiori e di umori, fa che alcuni siano più disposti al peccato; allorché infatti il corpo è disposto in un certo modo, l'uomo è più disposto alle passioni , insorgendo le quali, l'uomo è disposto al consenso.

Ci pare interessante, per offrire maggiore chiarezza al lettore su questo tema, presentare il meccanismo della tentazione come appare nella teologia tomista secondo la sintesi realizzata da p. T. Carlesi [16] .

La suggestione diabolica consiste nell'insinuare nella mente il pensiero attraverso le percezioni dei sensi. Queste percezioni sono unificate attraverso il senso comune che le centralizza nella fantasia mediante una speciale figura fantastica. Con la suggestione sui sensi interiori e attraverso di essi sulla fantasia il diavolo propone all'intelletto un nuovo ordinamento dei fantasmi da considerarsi; l'intelletto considera i fantasmi degli oggetti presentati dal diavolo, ne riconosce il bene apparente e può rimanerne persuaso sicché consenta al peccato [17] . Simultaneamente a questa suggestione sull'intelletto il diavolo produce, attraverso il fantasma suggerito all'immaginazione, una alterazione negli appetiti inferiori: che s. Tommaso chiama “commotio”, “dispositio” o “concitatio passionum” e che si manifesta appunto come una commozione o diremmo una eccitazione dovuta al piacere sensibile per cui gli appetiti inferiori si portano sugli oggetti suggeriti da satana ai sensi.

L'azione combinata del demonio sull'intelletto e sugli appetiti inferiori fa che la volonta`:

1) dall'intelligenza riceva la presentazione di un bene apparente e attraente

2) dagli appetiti inferiori avverta una facilita` per conseguirlo;

a questo punto il diavolo giunge a poter influire sulla volontà, sicché la persona agisca al di fuori della regola morale cristiana; sta alla volontà, ora, fare la scelta decisiva: resistere o consentire, nel primo caso il diavolo e` vinto e l'uomo appunto per avere sconfitto la tentazione merita abbondantemente il premio divino, nel secondo avremo il terzo e ultimo grado della tentazione: il peccato consumato.

Quale è l'opera dell'Eucaristia contro questo nemico spirituale che è il demonio? Abbiamo già detto che nel combattimento contro il diavolo l'uomo è aiutato dagli angeli e dalla grazia divina ; l'Eucaristia, come visto, è la Fonte della grazia santificante : nessuno può ricevere tale grazia se non in relazione con l'Eucaristia; dunque l'Eucaristia ci dona la forza per combattere e vincere satana; più precisamente , esaminando quanto abbiamo detto più sopra dobbiamo affermare che questo Sacramento SS.mo ci risana, ci purifica e ci rende forti e sapienti in Dio così da non farci cedere agli attacchi di satana;

1) ci rende forti cosicché non cediamo alle proposte del diavolo: tanto a quelle visibili o sensibili, che a quelle operanti sulla nostra immaginazione;

2) ci rende sapienti sicché sappiamo riconoscere che è un vero male il bene apparente che il demonio, con le sue persuasioni, ci presenta;

3) ci risana rendendo il nostro corpo più libero dalla “carne”, più libero e forte rispetto alle passioni sicché i demoni abbiano, in certo modo, un minore potere di tentazione su di noi;

4) infine l'Eucaristia purifica la nostra immaginazione per partecipazione a Cristo e in questo modo impedisce al demonio di seminare nella nostra mente immagini e pensieri malvagi.

L'Eucaristia, in definitiva, come detto, trasformandoci in Cristo ci trasforma precisamente in colui che ha trionfato su satana, e dunque ci fa smascherare e abbattere le varie insidie del diavolo


[1] S. Th Iª q. 111 a. 2 co. “ Respondeo dicendum quod voluntas potest immutari dupliciter . Uno modo, ab interiori. Et sic cum motus voluntatis non sit aliud quam inclinatio voluntatis in rem volitam, solius Dei est sic immutare voluntatem, qui dat naturae intellectuali virtutem talis inclinationis. Sicut enim inclinatio naturalis non est nisi a Deo qui dat naturam; ita inclinatio voluntaria non est nisi a Deo, qui causat voluntatem . Alio modo movetur voluntas ab exteriori. Et hoc in Angelo est quidem uno modo tantum, scilicet a bono apprehenso per intellectum. Unde secundum quod aliquis est causa quod aliquid apprehendatur ut bonum ad appetendum, secundum hoc movet voluntatem. Et sic etiam solus Deus efficaciter potest movere voluntatem; Angelus autem et homo per modum suadentis, ut supra dictum est . Sed praeter hunc modum, etiam aliter movetur in hominibus voluntas ab exteriori, scilicet ex passione existente circa appetitum sensitivum; sicut ex concupiscentia vel ira inclinatur voluntas ad aliquid volendum. Et sic etiam Angeli, inquantum possunt concitare huiusmodi passiones, possunt voluntatem movere . Non tamen ex necessitate, quia voluntas semper remanet libera ad consentiendum vel resistendum passioni.”

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