FONTI STORICHE ACCERTANO LA NASCITA DELLA BEATA VERGINE MARIA IL 5 AGOSTO


È nozione largamente condivisa dagli studiosi degli usi e dei costumi dei tempi di Gesù, che le ragazze (non solo tra gli ebrei) venissero promesse spose dopo il compimento dei 14 anni. Considerando che Maria era già promessa sposa di San Giuseppe, ma ancora non abitava con lui, all’annuncio della sua maternità verginale, possiamo concludere che il bambino, nove mesi dopo, nacque dopo che la Madonna aveva compiuto 15 anni. Tenendo ferma l’ipotesi che Gesù sia nato nel 2 a.C. (sul finire dell’anno), Maria già quindicenne doveva essere nata nel 17 a.C. e così il suo concepimento, di nove mesi anteriore, cadde sul finire del 18 a.C.

Un cenno cronologico del vangelo (Gv 2,19-23) ben si attaglia ad essere accostato alla ricostruzione del tempio, la casa per farvi abitare Dio. È un’iniziativa unilaterale di Dio che in previsione dell’Incarnazione in sembianze umane (ma facendo tutta la “trafila”, da embrione a uomo adulto), predispose un grembo degno di tanta missione. Questa redenzione preventiva di una creatura umana, preservata dal peccato originale, riportata alla condizione iniziale della creazione (prima della pretesa dell’uomo-creatura di fare a meno di Dio-creatore), inaugura la redenzione attuata dal Figlio di Dio, Gesù crocifisso, che morendo sconfigge il peccato. Tra la fine del 18 a.C. e l’inizio della primavera del 33 d.C. trascorrono 49 anni e qualche mese, un giubileo: nel cinquantesimo anno Dio libera l’umanità schiava del peccato.

Curioso è sapere che questa deduzione, non priva di suggestivi sviluppi, ha avuto un’indiretta conferma dagli scritti di Clemens Brentano, il poeta che riferì le visioni di suor Caterina Emmerick.
Riassumo in breve le citazioni storico-geografiche scritte nel libro Vita della santa vergine Maria:
1) Maria visse 63 anni meno 23 giorni.
2) dopo la pasqua di Gesù, ella visse circa 3 anni a Gerusalemme, poi 3 a Betania e 9 a Efeso.
3) dopo 3 anni a Efeso, Maria tornò una prima volta a Gerusalemme. Ci ritornò solo un’altra volta, diciotto mesi prima dell’assunzione; non morì a Gerusalemme.
4) visse altri 14 anni e due mesi dopo l’ascensione del Signore.
5) spirò alla stessa ora di Gesù (le 3 del pomeriggio) e fu sepolta, ma il suo corpo presto scomparve
6) Maria rimase incinta di Gesù poco più che 14enne.

Utilizziamo queste informazioni incrociandole con quelle di altre fonti precedenti e successive all’epoca in cui visse suor Emmerick: la data della pasqua cristiana è quella della notte tra sabato 2 e domenica 3 aprile del 33, corrispondente ad un 14 nisan in venerdì. L’anno 33 calza a pennello con la profezia di Daniele delle 70 settimane di anni, computate a partire dalla missione di Esdra nel 458 a.C. Quattordici anni e due mesi dopo l’ascensione significa andare dal 3 aprile (resurrezione) del 33 d.C. al 12 maggio (quarantesimo giorno) e quindi, 14 anni e 2 mesi dopo, a metà luglio del 47 d.C..
La Madonna avrebbe concluso la vita terrena (per alcuni si sarebbe solo addormentata), probabilmente il venerdì (come desumibile dal calendar converter disponibile su internet: i calendari cambiano, ma i giorni della settimana si succedono sempre uguali, di sette in sette) 12 luglio; l’assunzione sarebbe avvenuta tra sabato e domenica. Da notare che suor Caterina precisa che il periodo in cui la Chiesa festeggia l’assunzione è quello giusto, ma il mese dipende dall’anno: non è così criptico, poiché nel calendario lunare le feste non hanno un giorno fisso, come constatiamo per la data della pasqua.Retrocedendo di 63 anni (meno i 23 giorni) arriviamo alla data di nascita di Maria: è il 5 agosto del 17 a.C.: una domenica! Un calcolo siffatto si è reso evidente soltanto diciotto secoli dopo i fatti accaduti.

Ruggero Sangalli
(Fonte: la bussola quotidiana)

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