10 FEBBRAIO 2013, GIORNO DEL RICORDO
Se il GIORNO DELLA MEMORIA è un dovere, lo è altrettanto il GIORNO DEL RICORDO.
Se il 27 GENNAIO si commemorano le vittime della Shoah e coloro che hanno messo a repentaglio la propria vita (a volte perdendola) per salvare i perseguitati ritenuti di “razza inferiore”, il 10 FEBBRAIO si commemorano gli “infoibati”, cioè coloro che (vivi o morti) vennero gettati nelle foibe (voragini naturali tipiche delle zone al confine tra il Friuli – Venezia Giulia e la Slovenia).
Se LA FURIA VIOLENTA DI HITLER e della sua pianificazione si scagliò contro gli ebrei, contro i tedeschi dissidenti, gli zingari, i Testimoni di Geova, i prigionieri di guerra, i partigiani, gli omosessuali, i portatori di handicap e una parte del clero, LA FURIA VIOLENTA DI TITO e della sua pianificazione si scagliò contro cittadini di etnia italiana, contro cittadini italiani di etnia slovena e croata e contro oppositori politici.
Se le cifre (6 milioni di morti nella Shoah ed alcune migliaia di morti “infoibati”) fanno la differenza tra i due eccidi, di fronte alla sofferenza, alla morte e all’orrore perpetrato non c’è e non si può fare diversità.
GIORNO DEL RICORDO. PER NON DIMENTICARE.
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