LONGINO RACCOLSE IL SANGUE DI CRISTO E A MANTOVA LO MISE IN SALVO. «DAVVERO», DICE LA CHIESA.
Il soldato romano Longino trafisse Gesù inchiodato alla Croce sul Golgota per verificare che, davvero, finalmente, il Salvatore fosse morto. Dal corpo del Signore uscì il Suo preziosissimo sangue, e questo, toccandolo, risanò la grave malattia che affliggeva gli occhi del legionario. Longino si convertì all’istante. Fu lui a pronunciare le parole che compaiono nel Vangelo di san marco: «Costui era veramente il figlio di Dio»”. Devotamente, poi, raccolse il terriccio del Golgota intriso del Sangue di Gesù e lo portò lontano per sfuggire a persecuzioni e dissacrazioni.
Il soldato giunse così a Mantova, e qui nascose il sangue nel sottosuolo della città, là dove oggi sorge la basilica di sant’Andrea. Longino morì poi martire nei pressi della città lombarda, decapitato per la fede. Intanto la devozione al Sangue di cristo prese a diffondersi in tutta l’Europa cristiana per giungere infine anche alla corte del sacro romano imperatore Carlo Magno. Fu lui che volle sincerarsi della veridicità della reliquia e che per questo interpellò il Vicario di Cristo. E il pontefice, Papa Leone III, confermò. A Mantova ancora oggi si trova e si venera il Vero Sangue di Gesù.
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