I poteri forti dietro l’omosessualizzazione della società
Gay si nasce, o si diventa? Qualcuno obiettera’ che l’omosessualita’ e ‘ vecchia quanto il mondo. Ma nessuno puo’ obiettare su quanto siano cresciuti i casi di rapporti omosessuali negli ultimi anni dopo la massiccia propaganda di media e di ”missionari” dell’omosessualita’, basti pensare alla cantanteMadonna, Sharon Stone, e moltissime altre star e divi di Hollywood che pubblicizzano la pratica omosessuale. A tanti ragazzi introversi con difficolta’ a socializzare viene consigliato di provare il rapporto omosessule perche’-secondo loro- la causa dei propri problemi potrebbe celarsi dietro una omosessualita’ repressa (!)
In realta’ il numero di coloro che sono cresciuti dalla prima infanzia (non dalla nascita) con la tendenza all’omosessulita’ e’ un numero piuttosto esiguo, le parole d’ordine del giorno d’oggi sono: sperimentare a tutti i costi, piacere, godere, trasgredire. La stragrande maggioranza di persone che si considerano ”omosessuali” hanno anche rapporti con persone del sesso opposto. Oscar Wilde ne fu un esempio ; sposatosi con una donna, Constance Mary Lloyd, dopo aver avuto due figli si diede alla pratica piu’ sfrenata della sodomia- nonostante non avesse mai smesso di amare sua moglie. Pochi pero’ sanno che negli ultimi anni della sua vita si penti amaramente di queste che lui stesso defini’ ”perversioni ” (vedi articolo)
Forse, il mito più pericoloso diffuso ai nostri giorni dal Movimento per i Diritti degli Omosessuali è che la scienza moderna avrebbe provato che l’omosessualità sarebbe innata e immutabile. Ovvero, che gli omosessuali sarebbero nati gay, esattamente come si può nascere con gli occhi neri o azzurri. La conseguenza, chiaramente, è che se si nasce così, l’omosessualità non può essere considerata immorale o innaturale; l’omosessuale starebbe unicamente seguendo i suoi geni.
“L’orientamento sessuale ha sede nel cervello”, ha affermato lo psicologo John William Money, della John Hopkins University, detto anche il “preside” dei sessuologi americani. “La vera domanda è: quando c’è arrivato? In età prenatale, neonatale, durante l’infanzia o nella pubertà? Non lo sappiamo”»
Altri problemi inerenti le scoperte di Simon LeVay includono: probabilmente, ci sono altrettanti – se non di più – psichiatri e psicologi che credono che l’omosessualità sia causata da vari fattori ambientali. La maggior parte di essi indica che le cause poste alla radice dell’omosessualità siano psicologiche, e non biologiche. Ma queste persone, a differenza dei loro colleghi di opinione contraria, non vengono quasi mai citate dai media. Si tratta forse di una deviazione a favore degli omosessuali operata dai mezzi di comunicazione? Inoltre, essi non vengono mai virtualmente ammessi dalla comunità omosessuale, perché la maggior parte dei gay vuole credere che è nata già così, senza alcuna alternativa (consapevole o subliminale).
Forse, il mito più pericoloso diffuso ai nostri giorni dal Movimento per i Diritti degli Omosessuali è che la scienza moderna avrebbe provato che l’omosessualità sarebbe innata e immutabile. Ovvero, che gli omosessuali sarebbero nati gay, esattamente come si può nascere con gli occhi neri o azzurri. La conseguenza, chiaramente, è che se si nasce così, l’omosessualità non può essere considerata immorale o innaturale; l’omosessuale starebbe unicamente seguendo i suoi geni.
“L’orientamento sessuale ha sede nel cervello”, ha affermato lo psicologo John William Money, della John Hopkins University, detto anche il “preside” dei sessuologi americani. “La vera domanda è: quando c’è arrivato? In età prenatale, neonatale, durante l’infanzia o nella pubertà? Non lo sappiamo”»
Altri problemi inerenti le scoperte di Simon LeVay includono: probabilmente, ci sono altrettanti – se non di più – psichiatri e psicologi che credono che l’omosessualità sia causata da vari fattori ambientali. La maggior parte di essi indica che le cause poste alla radice dell’omosessualità siano psicologiche, e non biologiche. Ma queste persone, a differenza dei loro colleghi di opinione contraria, non vengono quasi mai citate dai media. Si tratta forse di una deviazione a favore degli omosessuali operata dai mezzi di comunicazione? Inoltre, essi non vengono mai virtualmente ammessi dalla comunità omosessuale, perché la maggior parte dei gay vuole credere che è nata già così, senza alcuna alternativa (consapevole o subliminale).
In ogni caso, molti dei più noti e rispettati ricercatori e terapeuti del mondo negano che l’omosessualità sia determinata da fattori biologici. Non esiste un “gene gay” e non esiste nessuna prova a sostegno dell’idea che l’omosessualità sia genetica o immutabile.
Il dottor Joseph Nicolosi spiega:” Il cambiamento è davvero possibile. Noi vediamo sempre più individui che vogliono farsi avanti pubblicamente e dare la loro testimonianza. Cinque anni fa sarebbe stato molto difficile trovare un ex omosessuale che volesse esporsi, ma fortunatamente oggi uomini e donne che erano dichiaratamente gay e lesbiche, che vivevano lo stile di vita gay, ora vogliono discutere apertamente del loro processo di cambiamento. Molti di loro sono sposati con bambini, e gli era stato detto che non avevano altra scelta che essere gay, e che avevano un gene dell’omosessualità, e che dovevano imparare ad accettarlo, ma queste persone sono state capaci di andare a fondo nelle cause della loro attrazione verso il proprio sesso. E allora hanno scoperto che molte delle loro sofferenze erano dovute a cause emotive. E quando questi bisogni emotivi sono stati riconosciuti onestamente e soddisfatti in maniera sana, il loro desiderio omosessuale è diminuito” NARTH-ITALIA-DOCUMENTI-LIBRETTO-N-1-GRUPPOLOT-ONLUS
Il dottor Joseph Nicolosi spiega:” Il cambiamento è davvero possibile. Noi vediamo sempre più individui che vogliono farsi avanti pubblicamente e dare la loro testimonianza. Cinque anni fa sarebbe stato molto difficile trovare un ex omosessuale che volesse esporsi, ma fortunatamente oggi uomini e donne che erano dichiaratamente gay e lesbiche, che vivevano lo stile di vita gay, ora vogliono discutere apertamente del loro processo di cambiamento. Molti di loro sono sposati con bambini, e gli era stato detto che non avevano altra scelta che essere gay, e che avevano un gene dell’omosessualità, e che dovevano imparare ad accettarlo, ma queste persone sono state capaci di andare a fondo nelle cause della loro attrazione verso il proprio sesso. E allora hanno scoperto che molte delle loro sofferenze erano dovute a cause emotive. E quando questi bisogni emotivi sono stati riconosciuti onestamente e soddisfatti in maniera sana, il loro desiderio omosessuale è diminuito” NARTH-ITALIA-DOCUMENTI-LIBRETTO-N-1-GRUPPOLOT-ONLUS
Per trent’anni, come un disco rotto, i difensori dell’omosessualità hanno dichiarato che l’attrazione tra persone dello stesso sesso è di origine biologica. Ai nostri giorni, molte persone in America accettano questa asserzione senza batter ciglio. Alla fine, una bugia ripetuta ad alta voce e per lungo tempo verrà accettata da alcuni come la verità. Oltre a ciò, i media sono stati complici nel tentativo di alterare la percezione del grande pubblico a riguardo dell’omosessualità. Ernest Tucker, un giornalista del quotidiano pro-gay Chicago Sun-Times, in un articolo intitolato «Girlcott Hits Sexism at Gay Parade», ha riferito che, nel 1997, a Chicago, due gruppi di lesbiche hanno progettato di boicottare il North Side Gay and Lesbian Pride Parade «perché dicono che in passato diversi maschi gay fra gli spettatori le hanno molestate fisicamente» . Un grosso indizio che aiuta a spiegare tutta la discriminazione sessuale che c’è tra gli omosessuali è contenuto in queste parole dell’omosessuale Dennis Altman: «Indubbiamente, per molti omosessuali c’è qualcosa di minaccioso nell’idea di intimità con l’altro sesso». Secondo il biografo Tom King (pure lui gay), David Geffen, omosessuale, produttore discografico e cinematografico, fondatore della Asylum Records e della Geffen Records, e co-fondatore della DreamWorks SKG, ha ammesso che «aveva paura del sesso opposto»
La stessa cosa la conferma il noto ex omosessuale al 100 per cento (come lui stesso si e’ definito) Luca Di Tolve.
Di Tolve non è un tizio qualunque. Nel 1990, fu uno dei primi a essere eletto Mister Gay nella discoteca Nuova Idea International di via De Castillia, il locale più trasgressivo di Milano, che ancor oggi offre «ragazzi tanti e boni» e «le migliori cubiste trans».
È stato per due anni nel direttivo dell’Arcigay milanese. Era diventato l’impresario turistico di riferimento dell’associazione. Organizzava crociere e vacanze per gay pubblicizzate su Adam e Babilonia, i due periodici trendy della comunità omosessuale. Nel 1996 aveva addirittura organizzato, d’intesa con le Ferrovie dello Stato, un treno speciale che avrebbe dovuto portare militanti da tutta Italia al Gay Pride di Napoli, anche se poi il convoglio rimase fermo sui binari perché l’Arcigay partenopea negò la sponsorizzazione concessa invece dall’Arcigay milanese. Frequentava il jet set internazionale: ha potuto avvicinare Gianni Versace e Giorgio Armani; ha conosciuto Dolce e Gabbana a Taormina; una foto lo ritrae con Carla Bruni, non ancora divenuta premièr dame di Francia; tra Portofino e la Costa Smeralda è stato accolto alle feste o sui panfili di famosi stilisti, insieme con Naomi Campbell, Flavio Briatore e Sean Combs, il rapper americano noto come Puff Daddy. (Luca Di Tolve: in basso con alcune top model tra cui Carla Bruni)
Da quando Luca Di Tolve non è più gay, si ritrova tutti contro, specialmente dopo che ha avuto il coraggio di mettere nero su bianco la sua storia nelle 248 pagine del libro Ero gay, che è stato edito da Piemme (scarica il libro)Ero Gay-Luca Di Tolve Book
Oggi sposato con Teresa e padre felice -in un’intervista rilasciata al giornalista Stefano Lorenzetto, racconta la sua rinascita, la contrazione del virus HIV e la sua conversione alla fede cattolica. Alla domanda su come la veda riguardo al fatto che i sostenitori della pratica omosessuale rispondano che i casi di omosessualita’ siano pure rintracciabili nel genere animale egli risponde con fermezza:
” Non esiste alcuna prova scientifica che un individuo nasca omosessuale. Inoltre, penso che le persone possano considerarsi un gradino più su delle pecore, o no? Gli animali seguono l’istinto, gli uomini la ragione.
Le femmine dei criceti al primo parto spesso divorano i proprî piccoli. Dovremmo tollerarlo anche nelle puerpere? Qualora l’omosessualità non fosse altro che un prodotto della natura, basterebbe a renderla desiderabile? La terapia affermativa gay propugna che la fonte del disagio risieda nella società che odia gli omosessuali. Così non è e io posso testimoniarlo. Il disagio lacerante era dentro di me, non fuori di me. Ero un gay convintissimo, effeminato, e oggi sono un’altra persona”. E ancora:”
Loro (le associazioni LGBT) mi considerano un reietto, un rifiuto umano. Hanno scritto che sono a libro paga del Vaticano e che prendo ordini da Rocco Buttiglione, escluso dalla Commissione Europea per aver detto che come cattolico considera l’omosessualità un peccato, ma non un crimine. Evidentemente per loro è invece un delitto il matrimonio fra un ex omosessuale e una donna. Se un eterosessuale diventa gay viene salutato come un eroe, lo invitano in TV, gli offrono un posto da opinionista nei giornali, mentre se un omosessuale compie il percorso inverso viene messo al bando».
Luca Di Tolve ha inoltre affermato dopo la sua conversione la carica virale dell’Hiv si è completamente azzerata e che i suoi figli non hanno corso alcun rischio.
La stessa cosa la conferma il noto ex omosessuale al 100 per cento (come lui stesso si e’ definito) Luca Di Tolve.
Di Tolve non è un tizio qualunque. Nel 1990, fu uno dei primi a essere eletto Mister Gay nella discoteca Nuova Idea International di via De Castillia, il locale più trasgressivo di Milano, che ancor oggi offre «ragazzi tanti e boni» e «le migliori cubiste trans».
È stato per due anni nel direttivo dell’Arcigay milanese. Era diventato l’impresario turistico di riferimento dell’associazione. Organizzava crociere e vacanze per gay pubblicizzate su Adam e Babilonia, i due periodici trendy della comunità omosessuale. Nel 1996 aveva addirittura organizzato, d’intesa con le Ferrovie dello Stato, un treno speciale che avrebbe dovuto portare militanti da tutta Italia al Gay Pride di Napoli, anche se poi il convoglio rimase fermo sui binari perché l’Arcigay partenopea negò la sponsorizzazione concessa invece dall’Arcigay milanese. Frequentava il jet set internazionale: ha potuto avvicinare Gianni Versace e Giorgio Armani; ha conosciuto Dolce e Gabbana a Taormina; una foto lo ritrae con Carla Bruni, non ancora divenuta premièr dame di Francia; tra Portofino e la Costa Smeralda è stato accolto alle feste o sui panfili di famosi stilisti, insieme con Naomi Campbell, Flavio Briatore e Sean Combs, il rapper americano noto come Puff Daddy. (Luca Di Tolve: in basso con alcune top model tra cui Carla Bruni)
Da quando Luca Di Tolve non è più gay, si ritrova tutti contro, specialmente dopo che ha avuto il coraggio di mettere nero su bianco la sua storia nelle 248 pagine del libro Ero gay, che è stato edito da Piemme (scarica il libro)Ero Gay-Luca Di Tolve Book
Oggi sposato con Teresa e padre felice -in un’intervista rilasciata al giornalista Stefano Lorenzetto, racconta la sua rinascita, la contrazione del virus HIV e la sua conversione alla fede cattolica. Alla domanda su come la veda riguardo al fatto che i sostenitori della pratica omosessuale rispondano che i casi di omosessualita’ siano pure rintracciabili nel genere animale egli risponde con fermezza:
” Non esiste alcuna prova scientifica che un individuo nasca omosessuale. Inoltre, penso che le persone possano considerarsi un gradino più su delle pecore, o no? Gli animali seguono l’istinto, gli uomini la ragione.
Le femmine dei criceti al primo parto spesso divorano i proprî piccoli. Dovremmo tollerarlo anche nelle puerpere? Qualora l’omosessualità non fosse altro che un prodotto della natura, basterebbe a renderla desiderabile? La terapia affermativa gay propugna che la fonte del disagio risieda nella società che odia gli omosessuali. Così non è e io posso testimoniarlo. Il disagio lacerante era dentro di me, non fuori di me. Ero un gay convintissimo, effeminato, e oggi sono un’altra persona”. E ancora:”
Loro (le associazioni LGBT) mi considerano un reietto, un rifiuto umano. Hanno scritto che sono a libro paga del Vaticano e che prendo ordini da Rocco Buttiglione, escluso dalla Commissione Europea per aver detto che come cattolico considera l’omosessualità un peccato, ma non un crimine. Evidentemente per loro è invece un delitto il matrimonio fra un ex omosessuale e una donna. Se un eterosessuale diventa gay viene salutato come un eroe, lo invitano in TV, gli offrono un posto da opinionista nei giornali, mentre se un omosessuale compie il percorso inverso viene messo al bando».
Luca Di Tolve ha inoltre affermato dopo la sua conversione la carica virale dell’Hiv si è completamente azzerata e che i suoi figli non hanno corso alcun rischio.
Casi come quelli di Di Tolve non sono rari ed isolati. Su internet si possono trovare facilmente siti che raccolgono la testimonianza di migliaia di persone un tempo omosessuali che raccontano l’uscita dal tunnel dell’omosessualita’,ascoltando le loro testimonianze non viene per nulla fuori quel quadro idilliaco che ci viene proposto dai media : exhomovox omosessualita’ e identita’ e in molti altri siti
«In ogni campagna, per convincere il pubblico, i gay devono essere ritratti come vittime bisognose di protezione, così gli eterosessuali saranno per riflesso inclini ad adottare il ruolo di protettori […]. Per questa ragione, dobbiamo evitare la tentazione di ostentare pubblicamente il nostro orgoglio gay perché tale atteggiamento potrebbe minare la nostra immagine di vittime».- M. Kirk-H. Madsen, After the Ball, Doubleday,New York 1989, pag. 183.
Nel 1991, l’omosessuale Eric Pollard ha ammesso a proposito del gruppo gay radicale ACT-UP:
«Ho aiutato a creare un’organizzazione veramente fascista […]. Abbiamo sottoscritto consapevolmente modalità sovversive, attingendo grandemente dal voluminoso “Mein Kampf”(di Adolf Hitler), che alcuni di noi hanno studiato come un modello funzionante»
Michael Swift, un autore omosessuale, ha affermato:
«I nostri scrittori e artisti (gay) faranno l’amore tra uomini alla moda e socialmente accettabili […]. Noi elimineremo le relazioni eterosessuali […]. L’unità familiare verrà abolita» .
Ecco un’indicazione dell’atteggiamento patologico che certi omosessuali hanno verso il genere opposto. E se l’asserzione di Swift – secondo cui gli omosessuali vorrebbero eliminare l’unità familiare – sembra incredibile, gli autori gay Marshall Kirk e Hunter Madsen si sono espressi sull’argomento in questi termini: «Per quanto appaia esagerata e violenta, questa affermazione (di Swift) è abbastanza rappresentativa della linea presa dai media gay radicali» . Ecco un altro indizio di attitudine patologica. L’omosessuale Mark Dennis ha ammesso in un’intervista concessa al Wall Street Journal che
«il progetto gay […] è di pianificare la fine degli”animali da riproduzione” (gli eterosessuali) attraverso il controllo dell’istruzione pubblica» .
«Noi sodomizzeremo i tuoi figli, simboli della tua flebile virilità, dei tuoi sogni superficiali e delle tue volgari bugie. Noi li sedurremo nelle tue scuole, nei tuoi dormitori, nelle tue palestre, nei tuoi spogliatoi […], nei tuoi seminari, nei tuoi gruppi giovanili […], ovunque ci siano uomini insieme ad altri uomini. Trema, porco eterosessuale quando appariremo davanti a te senza le nostre maschere». Michael Swift, attivista gay. (in Gay Community News, del 15-21 febbraio 1987).
In altre parole, alcuni attivisti omosessuali vorrebbero il controllo sulle scuole pubbliche per poter insegnare che le normali relazioni sessuali uomo-donna sono sbagliate! Un’altra segno dell’atteggiamento patologico che certi omosessuali manifestano nei confronti del genere opposto è l’affermazione della lesbica Geri Cox: «I vecchi mi irritano… gli irascibili pure. Specialmente gli uomini. Sona arrivata al punto di odiarli» . Questo atteggiamento anti-maschile è comune fra le lesbiche, come lo sono le affermazioni che seguono: «Poiché la delusione generale e il sospetto verso tutti i maschi era centrale nella dottrina lesbo-femminista, l’uomo gay è stato naturalmente visto come un altro nemico, un’altra creatura umana dotata di pene, e le lesbo-femministe non avrebbero mai potuto coalizzarsi stabilmente con i gay maschi per una rivoluzione omosessuale» .
I poteri forti sono dietro il progetto di pansessualizzazione della societa’: I movimenti omosessuali sono stati fondati e diretti da ebrei : l’ebreo Magnus Hirscheld fondatore del movimento europeo di liberazione dei movimento omosessuale, l’ebreo Aldo Mieli che porto’ il movimento omosessuale in Italia , il transessuale ebreo Mario Mieli che fu esponente di spicco del movimento omosessuale italiano, l’ebrea Marta Levi che ha patrocinato diversi gaypride ed e’ in prima linea nella diffusione della pratica omosessuale in Italia.
Mediante la diffusione del vizio generalizzato derivante dalla convinzione che più la nostra società diventa putrescente, prima sarà possibile scalzare dalle fondamenta il cristianesimo ed edificare la nuova umanità, rendendo l’individuo sempre piu’ solo, sempre piu’ omologato ed omologabile e molto piu’ manipolabile. Distruzione della famiglia, pansessualizzazione della societa': le fondamenta del Nuovo Ordine Mondiale.
Mediante la diffusione del vizio generalizzato derivante dalla convinzione che più la nostra società diventa putrescente, prima sarà possibile scalzare dalle fondamenta il cristianesimo ed edificare la nuova umanità, rendendo l’individuo sempre piu’ solo, sempre piu’ omologato ed omologabile e molto piu’ manipolabile. Distruzione della famiglia, pansessualizzazione della societa': le fondamenta del Nuovo Ordine Mondiale.
Floriana Castro
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