Attenzione alle bestemmie hanno conseguenze devastanti.

20140214_bestemmia

La bestemmia è contro la legge naturale, insita nella natura stessa dell’uomo, valida per tutti gli esseri umani in tutti i tempi e in tutte le circostanze; e contro la legge positiva, dettata e fatta scrivere con parole da Dio, a conferma e a sviluppo della legge naturale.
Sfida Dio, in quanto lo tratta per nemico, lo provoca a reagire, lo considera impotente a controbattere, lo oltraggia solo per il maledetto piacere di oltraggiarlo.
È il linguaggio del diavolo, che disse: “Salirà in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono.., salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farà uguale all’Altissimo” (Is. 14, 13-14).
Offende gli altri nella loro coscienza religiosa che sente sacro il sentimento verso Dio e verso quanto è a Lui intimamente unito, e li offende anche nella loro dignità di persone.
Contagia tutti, perché l’uomo ripete quello che sente, vive di imitazione, opera secondo l’ambiente, diventa prigioniero delle abitudini comuni, ripensa alle cose udite anche quando non è pienamente cosciente di sé.
Attenta alla società, perché, essendo di solito pubblica, è facile a dilagare, arriva anche alle orecchie di chi non vuol sentirla, rende peggiori i cattivi, indigna i buoni, diminuisce il rispetto per l’uomo, abbassa il comune sentire religioso.
È esattamente il contrario dell’adorazione, della lode e della preghiera dovute al Creatore; lo sputo della malvagità più ripugnante di quello della bocca; il peggior segno dell’empietà umana.
Procede più da scelleratezza che da fragilità o da ignoranza si beve essa stessa la maggior parte del suo veleno, è peccato. Ma oltre che malizia, la bestemmia contiene stoltezza.
È irragionevole. Se il bestemmiatore crede nell’esistenza di Dio e quindi sa che Egli è infinitamente potente e può colpirlo sull’istante, perché lo offende invece di invocarlo per le proprie necessità?
Questi sono alcuni concetti della bestemmia, vorrei ora affrontare in base alla mia esperienza un argomento poco trattato ma molto importante da conoscere : “Le conseguenze della Bestemmia”
Don Enzo Boninsegna nei suoi scritti definisce la bestemmia “Urlo dell’ inferno”,
E’ proprio così. Infatti come testimoniano le tante persone, che vengono da me per una speciale benedizione o una preghiere di liberazione e guarigione, ho potuto verificare che il crollo della loro vita è dovuto proprio a una maledizione, che ha le sue radici nella bestemmia. Questa maledizione ricade sia sulla persona stessa sia su tutta la famiglia scatenando un vero e proprio inferno. In breve, l’allontanamento dalla grazia di Dio, conseguenza della bestemmia, attira su di sé quella maledizione della vita terrena, cioè quel malessere interiore, che è già esperienza della rovina eterna.
Le principali conseguenze di questa maledizione sono:
– La salute – un susseguirsi di malattie a volte inspiegabili scientificamente e senza guarigione, con la conseguenza spesso di una grave spesa monetaria.
– Litigi in famiglia – incomprensione, incapacità di dialogo, urli d’imprecazione, urli di maledizione, disperazione, sfiducia totale, diffidenza nei rapporti con se e con gli altri, manifestazione di odio e di ira l’uno contro l’altro , mancanza di lavoro o grossi problemi lavorativi sia con le altre persone sia a livello pratico spesso causa di ulteriori preoccupazioni e depressioni, inoltre portatori di abitudini nefaste e distruttive (droghe , alcol e così via), crisi economica. La situazione familiare peggiora giorno dopo giorno senza via di uscita andando incontro alla desolazione del deserto ,all’agonia e alla morte di ogni virtù.
A volte si può avere l’impressione, dall’esterno, che chi bestemmia, abbia una vita decorosa e dignitosa sia dal punto di vista economico che umano, ma ad un occhio spiritualmente e virtuosamente attento risulta evidente quanto tutto questo sia effimero e vano. Infatti, se si avesse la possibilità di vedere queste persone in ogni istante della loro vita si vedrebbe il loro malessere e la loro disperazione e desolazione interiore, questo è visibile ad un occhio attento magari nel momento in cui questa persona lo mostra in modo evidente con un atteggiamento di collera improvvisa o di odio o di invidia, mostrandosi in tutta la sua disumanità.
La bestemmia , in varie regioni, è diventata una cultura del linguaggio popolare generando sempre meno disagio ,ed è diventata normalità con la inconsapevolezza delle sue conseguenze malefiche.
Anche le bestemmie pronunciate per abitudine o in un atto di rabbia senza la cattiva intenzione possono verificarsi fatali.
“Urlo dell’inferno” proprio così, la bestemmia produce l’inferno, come ne fanno esperienza coloro che le pronunciano, essendo una condanna in se stessa.
Quando infatti si pronuncia una bestemmia si scatenano le potenze infernali, in un urlo di gioia, e la persona che bestemmia viene afferrata dalle zanne del demonio che difficilmente se la lascerà strappare, anzi quest’anima sarà trascinata sempre più verso una collaborazione sia in atti che in parole all’offesa dell’Onnipotente Dio creatore del cielo e la terra e di tutta la sua corte celeste. Nonostante questa persona possa ricevere, attraverso eventi o contatti con altre anime il messaggio salvifico di amore e accoglienza di Dio creatore, ne rimarrà diffidente poiché trascinato dall’inganno del demonio che egli stesso ha attirato, questo è il motivo per cui risulta difficile un’inversione di rotta.
La superbia ,la disobbedienza dell’uomo verso Dio conseguenza del peccato producono tante tragedie all’umanità, Dio nella sua infinita misericordia permette ciò affinché l’uomo si ravveda e possa ritornare al suo creatore, ma spesso in queste situazioni l’uomo bestemmia Dio ancora di più.
Nell’Apocalisse, parola di Dio, per ben tre volte ci conferma questi avvenimenti apocalittici; è la situazione dell’uomo contro Dio (Ap. 16,9) “E gli uomini bruciarono per il terribile calore e bestemmiarono il nome di Dio che ha in suo potere tale flagelli, invece di ravvedersi per rendergli omaggio; (Ap. 16, 9b-10) “Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore e bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei dolori e delle piaghe, invece di pentirsi delle loro azioni; (Ap. 16,21) “ E grandine enorme del peso di mezzo quintale scrosciò dal cielo sopra gli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a causa del flagello della grandine, poiché era davvero un grande flagello”. Ecco la condizione dell’uomo quando bestemmia.
Quale potrebbe essere la salvezza della sua anima? Non basta una semplice confessione, anche se al bestemmiatore si rende difficile confessarsi poiché è già qualcosa lontano da lui, ma quando vi riesce ed ha l’occasione di pentirsi, perché è vero che Dio perdona tutti i nostri peccati, rimangono comunque le conseguenze che sono radicate nell’anima e che portano tanta rovina. Prima di tutto c’è bisogno di tanta riparazione, assiduità nel partecipare alla santa messa, preghiere del Sangue preziosissimo del nostro Signore Gesù Cristo in croce, offerta di atti di carità e penitenza per i bestemmiatori, la confessione almeno una volta alla settimana per un periodo di tempo, e una continua preghiera per chiedere la conversione di cuore e l’umiltà di ogni giorno, ed ogni volta che sente bestemmiare gli altri, pregare il sangue di Cristo di bagnare questa anima perché abbia la possibilità di salvezza e possa arrivare a lui l’annuncio del vangelo affinché si possa redimere.
Fratelli e figli miei non sapete il dolore che mi causa quando una persona confessa il peccato della bestemmia, basta una volta per travolgere tutto. Il dolore è più forte di quando una donna confessa il peccato dell’aborto, nonostante abbia una scomunica (latae sententiae), viene reintegrata nel seno della chiesa con molta misericordia , ed è una gioia che abbia chiesto perdono e possa amare il suo figlio non nato, pregando per lui affinché questo figlio sia avvolto della luce dell’amore di Dio.
Il bestemmiatore, invece, mi fa piangere perché è un godimento del demonio e la persona appartiene ad esso con le sue conseguenze. Purtroppo oggi il tutto viene preso con leggerezza come fosse un peccato qualsiasi.
Con questa mia pubblicazione, delle conseguenze della bestemmia, voglio far prendere coscienza della gravità che essa comporta e dare degli strumenti perché questa anima abbia la possibilità di liberarsi di questa tragedia che sta devastando l’umanità.
In ultimo affinché queste persone si redimano, innalzo una preghiera alla potente intercessione della nostra mamma celeste, affinché lei possa in comunione con tutti i santi del paradiso schiacciare la testa del maligno che ci soccombe giorno e notte. Stenda il suo manto materno a noi figli facendo scendere su di noi lo Spirito Santo per essere abbracciati dalla bontà di Dio nel cuore misericordioso del suo Figlio Gesù Cristo.
Don Alberto Abreu.
Di seguito inserisco il libretto di Don Enzo Boninsegna che ben illustra la sottovalutaizone dell’estendersi della piaga della bestemmia.
porcellini
Questa immagine che vedi può sembrare brutale e fuori posto per un libro che vuole trattare un tema serio e tragico qual’è quello della bestemmia. Io sono invece convinto che sia l’immagine più azzeccata per dare un’idea della bassezza a cui si degrada l’uomo che offende il suo Signore con la bestemmia.
Il bestemmiare ostinato, che non tollera richiami e giustifica le sue bestemmie, reclamando per sé il dirittio di fare ciò che vuole, sempre, comunque e dovunque, è un “serpente insidioso”, che semina scandalo e corruzione; è un “cane ringhioso”, avvelenato dalla stoltezza e dalla rabbia; è un “somaro testardo”, incapace di parlare e capace solo di ringhiare; è una “puzzola fetente” che appesta l’aria con la sua presenza. Soprattutto è un “porco di razza” che mostra, con i suoi grugniti, quanto è grande la sua stupidità. E mi perdoni il porco se ho usato la sua immagine per dare un’idea del bestemmiatore incallito. Il porco infatti non offende il suo creatore, il bestemmiatore si!. A chi pensa che io, fin da queste prime battute, stia esagerando nel tono, ricordo che prima di me e più di me anche Gesù, San Giovanni Battista e gli Apostoli hanno paragonato certi uomini ostinatamente malvagi alle vipere, ai cani, ai porci, alle scrofe, ai somari … e ad altri personaggi dello zoo. La bibbia ce ne dà ampia conferma; cito solo alcuni passi: Mt 7,6 *Fil 3,2 * Pt 2,16.
Dunque .. non facciamo tanto i raffinati! Se qualche cosa c’è da scandalizzarsi è del dilagare della bestemmia e del “non far niente” dei cristiani, non certo di alcune mie espressioni verbali.
Grazie fin d’ora del vostro buon cuore e della vostra comprensione!
Don Enzo Boninsegna
Una parola ai preti…
Se per non aver fastidi dalla gente abbiamo preso il vizietto di non dar fastidio a nessuno, e quindi neanche ai bestemmiatori (chi infatti sente ancora parlare contro la bestemmia?), ricordiamoci che più che “pastori del gregge” siamo diventati … “mandriani di porci”.
***
“A voi questo monito, o sacerdoti. Se non mi ascolterete e non vi prenderete a cuore di dar gloria al mio Nome, dice il Signore degli eserciti, manderò su di voi la maledizione e cambierò in maledizione le vostre benedizioni”. (Ml 2, 1-2).
Queste parole del profeta Malachia la dicono lunga sulla sterilità della nostra pastolrale.
***
Come è saggezza di un medico curare prima le ferite più gravi e poi le meno gravi, cosi è dovere della Chesa combattere prima di tutto e soprattutto la bestemmia, che tra tutti ipeccati è sena dubbio il più grave.

Commenti

  1. CIAO VIOLETTA!
    Sono stefano 1984 del south Sardegna!
    Chi bestemmia si dice si arrechi l'odio dei fedeli della chiesa e del Signore, in oltre modo, sono del parere che molti di noi sono degli impotenti, che non sapendo come gestire una data situazione usano la fede per auto celebrazione quando dovrebbe essere in natura un atto di sottomissione per se stessi o per le forze della natura, in ogni caso....
    I PRETI SONO IMPOTENTI ALLE BESTEMMIE ALTRUI.....OGGI NON DO PIU AFFIDABILITA ..... Buona permanenza Violetta prima o poi ti stancherai pure tu di stargli dietro, io mi sono stancato non so piu da quanto tempo! Cosa c'è dietro persone che sopra gli over 40 si riavvicinano alla chiesa e secondo piu a loro, ^A DIO?^ Invidia, Opportunismo e ipocrisia, Sono persone insidiose e pericolose addirittura alcuni casi di loro se li ospiti in casa rubano in casa tua, non solo uomini anche donne cosi, Poi di un invidia unica, per esempio propensano alla provvidenza, ti offrono olio o acqua benedetta ma se poi stai male ti lasciano morire....
    CONOSCILI PRIMA DI DIRE IO MI POSSO FIDARE! QUESTO AMICO O AMICA FA PER ME!!
    PERSONE INSIDIOSE OPPURE IMPOTENTI SOTTO ALTRI PUNTI DI VISTA! HOLA PUEBLO!!!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

PROMESSE DI NOSTRO SIGNORE A COLORO CHE ONORANO IL SUO PREZIOSISSIMO SANGUE

PREGHIERA DI LIBERAZIONE

CONSACRAZIONE ALL'IMMACOLATA