OTTOBRE, MESE DEL SANTO ROSARIO
UNA PREGHIERA COMPLETA
Il Rosario è una preghiera molta antica. L’originaria struttura modellata sui 150 Salmi di Davide trovò forma definitiva grazie al domenicano Alberto da Castello nel 1521. Il Rosario deriva dal bisogno di pregare in modo semplice e ripetitivo, di esprimere la propria devozione alla Madonna e di interiorizzare ciò che si esterna con le parole. È una preghiera importantissima per il suo contenuto e per la sua forma. Essa racchiude in sé tutte le preghiere più importanti per il cristiano, ma il suo valore sta nell’essere essenzialmente:
- Evangelica: infatti, il suo enunciato, i suoi misteri e le sue principali formule provengono dal Vangelo;
- Contemplativa: perché permette di meditare la vita, la passione, la morte e la gloria di Gesù e, contemporaneamente di sua Madre, Maria Vergine;
- Di intercessione: consente di fare richiesta di soccorso alla Vergine, per noi, i nostri cari e per tutta l’umanità.
La ripetitività della sua formula crea un flusso continuo di preghiera, permettendo di recepire e interiorizzare meglio quanto si sta meditando. È proprio l’azione del meditare che, insieme alle altre sue caratteristiche, rende questa preghiera la più completa.
Inoltre, col nome Rosario si vuole indicare una “corona di rose” composta per la Madonna. Ogni Ave Maria che recitiamo col cuore è come se donassimo alla Vergine una bella rosa. Se la rosa è la regina dei fiori, il Rosario è la rosa tra le diverse forme di devozione. Infatti, questa forma, in particolare, schematizza tutta la storia del piano di salvezza di Dio per gli uomini. E, in ogni apparizione, a Lourdes come a Fatima, la Madonna si presenta sempre con la corona del Rosario in mano e non si risparmia nell’esortarci a recitare e pregare il santo Rosario
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