DAL MEZZOGIORNO DEL 1 NOVEMBRE A TUTTO IL 2 NOVEMBRE,SI PUO' LUCRARE, UNA VOLTA SOLA, L'INDULGENZA PLENARIA APPLICABILE SOLO AI DEFUNTI.


Le condizioni richieste perché l’Indulgenza sia valida sono le seguenti:
1) Visita a una chiesa e recita del Padre Nostro e del Credo
2) Confessione Sacramentale
3) Comunione Eucaristica
4) Preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice: almeno Padre Nostro,
Ave Maria, Gloria al Padre
È conveniente che la Santa Comunione e la preghiera secondo le intenzioni del Papa siano fatte nello stesso giorno in cui si compie la visita a una chiesa.
Ricordiamo ancora: nei giorni 1-8 novembre i fedeli che fanno visita ad un cimitero e pregano anche solo mentalmente per i defunti, possono ottenere una volta al giorno l’Indulgenza Plenaria (applicabile solo ai i defunti) seguendo sempre le condizioni suddette.
Negli altri giorni invece è concessa alla visita devota di un cimitero, l' Indulgenza parziale (sempre per i defunti) proporzionata alla pietà del visitatore.
(Sacra Penitenza Apostolica)
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Cos’è l’Indulgenza Plenaria per i defunti?
“L’Indulgenza- così la definisce il Diritto Canonico- è la remissione extrasacramentale, che l’Autorità Ecclesiastica fa davanti a Dio, della pena temporale dovuta ai peccati già perdonati, compensazione presa dal tesoro inesauribile della Comunione dei Santi nella Chiesa”.
Le Indulgenze sono doni della Misericordia di Dio, che possono essere applicate ai defunti, affinché siano condonati loro tutti i debiti contratti nel corso della vita, così da essere liberati definitivamente dalle pene del Purgatorio. Un tale gesto di carità verso le anime del Purgatorio contribuisce a sua volta alla purificazione dell'anima stessa che lo compie.
L’Indulgenza Plenaria del 1 e 2 novembre è applicabile solo esclusivamente ai defunti.
Per ottenere loro la definitiva liberazione dal Purgatorio, sono richieste alcune condizioni, tra cui la Confessione Sacramentale. È necessario un approfondito esame di coscienza per poter confessare sinceramente tutti i peccati commessi dopo l'ultima Confessione ben fatta. Solo dopo aver ottenuta l’assoluzione sacramentale del Sacerdote, sarà possibile comunicarsi per ricevere l’Eucaristia nello stato di grazia. Inoltre, perché l'Indulgenza sia valida, è necessario che il cuore si stacchi da ogni affetto disordinato e da ogni peccato, anche veniale, altrimenti si ottiene una remissione delle pene solo parziale.
SE SI E' IN PECCATO MORTALE NON SI PUO' OTTENERE ALCUNA INDULGENZA.
Se siamo stati battezzati e siamo nello stato di Grazia (se, cioè, non abbiamo commesso peccati mortali o li abbiamo già confessati, recuperando così la grazia) siamo “membri vivi” del Corpo Mistico di Cristo e apparteniamo alla Comunione dei Santi, pertanto possiamo approfittare delle Indulgenze che la Chiesa mette a nostra disposizione per la liberazione delle anime purganti.
Il Cristiano morto alla Grazia, divenuto quindi “membro morto”, NON può ottenere l’Indulgenza per i defunti, né per se stesso, poiché sono SOLO i “membri vivi” della Chiesa a comunicare le Indulgenze.
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BREVE ESAME DI COSCIENZA!
I DIECI COMANDAMENTI
Io sono il Signore Dio Tuo
1. Non avrai altro Dio all’infuori di me
2. Non nominare il nome di Dio invano
3. Ricordati di santificare le feste
4. Onora il padre e la madre
5. Non uccidere
6. Non commettere atti impuri
7. Non rubare
8. Non dire falsa testimonianza
9. Non desiderare la donna d’altri
10. Non desiderare la roba d’altri.

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