Secondo le rivelazioni del cielo e dei santi


Il 9 gennaio 1730, il Ven. Bernardo Fran­cesco, che faceva gli esercizi spirituali ed era giunto alla meditazione dell'inferno, ne ebbe una visione terribile. D'improvviso si vide in un vasto campo; per ordine di Dio il suo angelo custode lo condusse fino all'orlo del­l'abisso infernale che s'aprì a' suoi piedi: Vieni, gli diss'egli, e ti mostrerò questo grande spettacolo. Io vidi, scrive il santo giovane, un'immensa caverna piena di fuoco; da quel fuoco usciva un fumo così denso che offuscava la luce. Io dirigevo il mio sguardo su quella immensa distesa di fuoco, ma non ne vedevo la fine. Vidi certi dannati che, spinti dalla rabbia, uscivano fuori dalle fiamme, ma tosto vi ricadevano, precipitati dai demonii e tra­scinati verso l'abisso come una pietra verso il suo centro.
Il mio angelo si volse a me e mi disse: Fai ben attenzione. Allora vidi quali erano i castighi particolari per gl'impudici, per gli avari, per quelli che portano odio. Pieno d'or­rore per quel che vedevo, stordito dalle be­stemmie che udivo vomitare contro Dio e la sua santa Madre, spaventato dalla vista dei mostri che m'apparivano, distolsi gli sguardi e non distinsi più nulla. Avendo così percorso alla cieca un grande spazio, il mio angelo mi disse: Vieni e vedi, e scrivi ciò che vedrai.
Allora il sentiero ch'io seguivo s'aprì e mi trovai in un'altra cavità sopra la prima e più orribile. Là si tenevano i sacerdoti in­degni che - avevano avuto l'audacia di ricevere sacrilegamente nelle loro mani e nel loro cuore il Figlio della Vergine. Quei miserabili soffrivano tali torture che tutte quelle di cui ho parlato non sono nulla al loro confronto. Erano tormentati specialmente nelle parti del loro corpo che avevano toccata l'ostia consacrata; pel dolore si facevano scoppiare le mani ch'erano divenute come carboni ardenti; le loro lingue erano come fatte a pezzi e penzo­lavano fuori della loro bocca per significare i loro sacrilegi; tutto l'interno del loro corpo e specialmente il loro cuore era divorato dal fuoco e in preda ad orribili dolori. Là io vidi drizzarsi, come un serpente che vuol saltare, un cattivo sacerdote ch'io conobbi e che era morto subitaneamente dopo aver dato gravi scandali. Mi fissò con rabbia e subito ricadde nel più profondo della fornace (cap. x).

da "i quattro novissimi"
Secondo le rivelazioni del cielo e dei santi

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