Io e LUi - Diario di Gabrielle Bossis
1949 29 settembre – Convalescenza.
«Non è vero che vedi la differenza fra la vita che mi offrivi prima di questa prova e la vita che vuoi offrirmi ora? Non è vero che ti ha fatto bene avvicinarti all’orlo della vita per guardare con gli occhi della verità che cosa è la terra, che cosa è la Vita eterna? Non credi che sia stata una nuova maniera del tuo Dio per attirare la tua attenzione e farsi afferrare più da vicino? Figlia mia, come è pieno di inventiva il mio Amore! Come desidera potervi catturare mentre correte…
Quanti mi schivano e mi sfuggono! Tu, lasciati prendere. E senza più fiato, ora che hai sofferto, riposa sul mio Cuore. Credi che non sappia la prova che ti ho chiesto? Ciò che più conta, vedi, è che tu non abbia dubitato dell’Amore, nonostante tutto. È che tu abbia detto: “Fiat” e ti sia abbandonata a qualunque cosa potesse arrivare.
Ed è questa la vostra forza sulla potenza del vostro Dio. Siete voi che guidate il Cielo con il vostro totale abbandono, perfettamente fiducioso. Ora, noi non ci lasciamo più. IO RACCHIUDO LA TUA VITA. Sono il tuo globo. Se tu ardi, è nel Mio Fuoco. Se tu procedi, è nel Mio Passo. Se tu respiri, è per mio tramite. Vedi, come la gioiosa accettazione della MIA VOLONTA' può fondere un’anima in uno stato superiore, un gradino impensabile! Vedi, come bisogna dire “Grazie” con tutta la forza del tuo cuore! Vedi, come bisogna lasciarmi fare nelle vostre vite, poiché io ho svolte improvvise, che non erano nelle vostre previsioni! E quando la Fede o lo sguardo dell’Amore ve le fa comprendere, voi date una gioia indicibile al Padre vostro, a Lui che, nel tempo delle vostre tristezze o in quello delle vostre gioie, è sempre e soltanto Amore»
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